L'avviso pubblico c'è stato, l'adesione di artisti e associazioni anche, ed anche l'annuncio da parte dell'assessore al marketing territoriale Rino Mangini: anche quest'anno ci sarà il format comunale Notte di Musica in Parco delle Arti.
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Tuttavia ad oggi, 27 luglio, ancora nessuno degli eventi preannunciati si è tenuto a Bitonto o nelle frazioni, nonostante l'avvio fosse stato previsto – e pubblicizzato sui social – per il 15 luglio.
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Era l'8 giugno quando Mangini, sulla propria pagina facebook, pubblicava un post in cui affermava che ci sarebbero stati «ogni giovedì e domenica, da luglio a inizio ottobre, tre concerti nei luoghi più suggestivi del centro antico», e che «quest’anno c’è anche una puntatina in piazza Roma a Mariotto il sabato sera».
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L’avviso pubblico, visibile sul sito del Comune, aveva come scadenza il 20 giugno.
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Il 1° luglio, sempre sui social, l'assessore annunciava il termine della fase istruttoria dell'avviso pubblico, affermando che erano pervenute 24 proposte – due terzi delle quali da soggetti non bitontini – per un totale di 57 concerti. Magro risultato, a fronte delle 48 adesioni dello scorso anno e dei 142 spettacoli proposti.
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Mangini, nel post, precisava che «sono state accolte tutte le proposte concertistiche» e ribadiva che «il programma inizierà giovedì 15 luglio e terminerà domenica 3 ottobre, con una pausa di un mese circa tra il 20 agosto e il 16 settembre, per lasciare spazio ai Festival e al BiTalk».
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Ma, quasi due settimane dopo la data prevista di avvio, nessun cartellone è stato sponsorizzato dal Comune, nessun evento ha avuto luogo né a Bitonto né a Mariotto, e non c'è stata nemmeno alcuna comunicazione da parte dell'assessore o dell'amministrazione.
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Interpellato da BitontoLive sulle ragioni di questo ritardo, Mangini ha risposto con un vago «problemi amministrativi», aggiungendo che «gli spettacoli dovrebbero partire questo giovedì» (tra due giorni). Ma al momento non è stato divulgato alcun programma ufficiale.
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Ci auguriamo – usando le parole dello stesso assessore – che davvero il ritorno alla musica, seppur con qualche ritardo e con qualche intoppo amministrativo, coincida concretamente con un cauto ritorno alla normalità e con una corretta riappropriazione degli spazi socio culturali del nostro territorio, per troppo tempo rimasti vuoti e al buio a causa di questa pandemia. E che siano davvero Notti di Musica da ricordare.
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Mangini abbaticchio fallimento totale!