Nella festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria ricorre il 70 anniversario del solenne rito d’incoronazione all’immagine sacra dell’Immacolata Concezione avvenuto 19 agosto 1951. In Cattedrale saranno celebrate le Messe alle 8 e alle 10.30, in segno di gratitudine alla celeste Patrona definita Regina Populi Bituntinenses.
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L’incoronazione è riportata nei Registri degli Atti del Curia Vescovile e nel pregevole volume: “Immacolata Concezione icona della chiesa”, con prefazione di mons Francesco Cacucci, presentazione don Ciccio Acquafredda, parroco concattedrale, di cui è autore Giuseppe Cannito. presidente emerito dell’Arciconfraternita, con patrocinio dell’Arcidiocesi di Bari Bitonto e del Comune di Bitonto Assessorato alla Cultura.
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Quest’anno, nel primo ingresso pastorale, l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano è stato accolto da don Ciccio Acquafredda e da don Giovanni Giusto, vicario episcopale territoriale, e dal sindaco Michele Abbaticchio e ha sostato in atteggiamento orante dinanzi all’effige dell’Immacolata, che ha sul capo la corona aurea simbolo di Regina Ecclesia Bituntinenses.
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Tra le opere orafe raffinate (catenine, bracciali, medaglie, anelli, spille) donate all’immagine sacra dell’Immacolata Concezione sicuramente trionfano le due splendide corone auree tempestate di brillanti, diamanti, rubini, gemme e pietre preziose che trionfano sull’oro e sull’argento.
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La prima corona aurea argentea è incastonata da pietre preziose e risale al 1904; fu commissionata dai confratelli dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione destinata alla festa liturgica dell’8 dicembre, mentre il rito d’’incoronazione fu officiato dal vescovo mons. Pasquale Berardi.
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La seconda corona aurea è in oro e fu commissionata nel 1951 dal vescovo mons. Aurelio Marena, donata con gratitudine dal popolo bitontino. Reca gli stemmi del Papa Pio XII, del vescovo Aurelio Marena e del Comune di Bitonto nonché uno scorcio della Cattedrale, il tutto è sormontato da una colomba simbolo teologico dello Spirito Santo, che le dona il potere taumaturgico.
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La corona pesa circa tre chilogrammi, è in oro tempestata da brillanti, topazi, ametiste, acquemarine e zaffiri alla base c’è un incisione: “Alla Madre di Dio Vergine Immacolata Patrona di Bitonto il Clero e il Popolo con animo grato auspice il Vescovo Aurelio Marena 19 agosto 1951”.
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A seguito del Breve di Papa Pio XII il vescovo Marena ricevette la facoltà di incoronare in nomine pontificis la statua dell’Immacolata nelle Feste Patronali; il solenne rito d’incoronazione fu presieduto dal cardinale mons. Marcello Mimmi Prefetto della Congregazione assistito dai vescovi mons. Corrado Ursi e mons. Nicola Ruotolo, alla presenza dell’allora sindaco l’ing. Nicola Calamita e il prefetto sen. Nicola Angelini.
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Nella città di Bitonto la festa dell’Assunta segna la misura della filiale devozione popolare espressa dai cittadini bitontini, dai confratelli dall’Arciconfraternita Immacolata Concezione e dai componenti del Comitato Feste Patronali.
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Ovviamente si celebra in ossequio alle regole antiCovid eccetera eccetera e si preferisce il momento di raccoglimento personale. Insomma cancellano piano piano, sperando che tra un po' ce ne dimentichiamo, la festa, le processioni e le manifestazioni pubbliche della fede popolare.