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Siccità: la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno

La Redazione
Siccità
La media è di 641,5 millimetri annui. In estrema sofferenza tutto il comparto agricolo
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Triste primato per la Puglia: è la regione d’Italia dove piove meno. Con 641,5 millimetri annui medi, a soffrirne è soprattutto l’agricoltura, con la siccità che distrugge le coltivazioni, favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi. Lo evidenzia la Coldiretti Puglia, sulla base del Rapporto dell’Ispra e del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, mentre è in fase di predisposizione la dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità con l’istituzione di un coordinamento tra Protezione civile, Ministeri di Politiche agricole, Transizione ecologica, Affari regionali, Infrastrutture ed Economia e finanza.

La regione con il minimo afflusso meteorico è proprio la Puglia, che mantiene anche il primato negativo della disponibilità annua media di risorsa pro capite: soli 1.000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2.330 metri cubi.

Negli invasi artificiali, per l’assenza di piogge, mancano 71 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità, secondo i dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale, ma a preoccupare è soprattutto la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come grano e altri cereali, quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Con la trebbiatura in corso, si registra un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma si assiste anche alla maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non riesce ad assorbire le produzioni. Ma gli effetti sono evidenti anche sul settore olivicolo: il caldo durante la fioritura e la siccità hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 40% in Puglia. 

A risentire è tutto il settore agricolo, con frutta e verdura in campo bruciate dal solleone e incendi frequenti, soprattutto in Salento e nel foggiano.

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, la Coldiretti Puglia ha elaborato e proposto da tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery Plan: un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua. Il progetto prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale bacini in equilibrio con i territori, che conservino l’acqua per distribuirla in modo razionale a cittadini, industria e agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

venerdì 24 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:22)

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