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Tamponi di controllo anti covid per i 40 profughi afgani

La Redazione
Tamponi anti covid per i profughi afgani
Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Bari hanno eseguito ieri i test all'interno dell'hotel covid a Modugno
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Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Bari hanno effettuato ieri i tamponi molecolari di controllo anti covid sui 40 profughi arrivati in Puglia da Fiumicino con il ponte aereo dall’Afghanistan lo scorso 24 agosto. Medici e infermieri hanno predisposto un’area tamponi sanificata all’interno dell’Euro Mothel, l’hotel covid di Modugno dove i profughi sono attualmente ospitati.

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Le procedure di sorveglianza sanitaria saranno seguite nei prossimi giorni dalla vaccinazione anti covid, come previsto dalla struttura commissariale nazionale nell’ambito dei protocolli sanitari attivati per l’emergenza umanitaria Afghanistan. In meno di 48 ore la ASL di Bari ha assegnato ai profughi i codici Stp (straniero temporaneamente presente) in modo da garantire loro l’accesso alle prestazioni sanitarie.

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Intanto nei giorni scorsi gli operatori della ASL – in collaborazione con i volontari della Protezione civile regionale – hanno già effettuato visite e controlli a donne, uomini e bambini per verificare le condizioni di salute generale. Al momento tra i profughi ci sono due donne in gravidanza che sono in buone condizioni di salute e un uomo in terapia per una patologia gastrointestinale. Sono state fornite cure e terapie mediche ad alcuni dei profughi con patologie di lieve entità.

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domenica 29 Agosto 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:51)

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Marco
Marco
2 anni fa

Quanto vale l'industria dell'accoglienza in Italia?

Franco
Franco
2 anni fa

Non ho capito se dobbiamo tutelarci noi dagli afghani o gli afghani da noi visto che in Afghanistan non si hanno notizie di Covid.

Graziano
Graziano
2 anni fa

C'è qualcosa che non quadra, se in Afghanistan c'è il virus e quindi bisogna tamponare i profughi arrivato con gli aerei non si capisce perché lo stesso trattamento non è stato riservato si militari rientrati da Kabul che invece erano schierati alla presenza del ministro Guerini per la “cerimonia” di rientro.