Attualità

La poligonale di Bitonto nella mappa dei siti baresi più inquinati

Mariella Vitucci
Rifiuti abbandonati in campagna
È tra gli oltre sessanta eco scempi contenuti nel dossier dell'associazione Gens Nova, inviato al Ministero della Transizione ecologica. Da Roma è partito l'input per controlli, sanzioni e bonifiche
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C’è anche la provinciale 218, la poligonale di Bitonto, tra gli oltre sessanta siti inquinati segnalati dall’associazione barese Gens Nova in un dossier inviato al Ministero della Transizione ecologica. Da tempo il percorso extraurbano che circonda la nostra città è diventato una comoda discarica a costo zero, ricettacolo di scarti edili, rottami di ogni genere, immondizia e rifiuti in mezzo al verde degli ulivi. Se nessuno vede, nessuno punisce. E le denunce di ambientalisti, cittadini di passaggio e agricoltori non bastano a squarciare la bandiera di resa all’inciviltà dominante.

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Gens Nova ha avuto coraggio: si è presa la briga di mappare i luoghi dell’hinterland barese più sporcati dall’abbandono selvaggio di rifiuti anche pericolosi, e ha inoltrato il documento alle autorità romane competenti attraverso la Prefettura di Bari, avanzando l’ipotesi di danno ambientale. La mappa è stata redatta da un apposito gruppo di lavoro dell’associazione, che ha impiegato più di un anno per geo localizzare i siti individuati sul territorio rurale di Bari e provincia, effettuare rilievi fotografici e stilare descrizioni. È stata anche realizzata una cartina interattiva, su cui campeggiano segnaposti di diverso colore a seconda della tipologia di rifiuti rinvenuti.

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Il dossier, consegnato a fine giugno (e già aggiornato con nuovi obbrobri), non è passato inosservato: il Ministero ha chiesto a Regione, Città metropolitana e Comune di Bari di dar seguito alle verifiche di propria competenza. Il sindaco Decaro ha già fatto partire i sopralluoghi della polizia locale, propedeutici a sanzioni e bonifiche. Due i siti già ispezionati. Ma la lista degli eco scempi da scandagliare è ancora lunga, mentre le campagne intorno a Bitonto continuano ad accumulare sporcizia.

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Intanto il presidente dell’Anci Puglia, Domenico Vitto, ha scritto al governatore Michele Emiliano per chiedere “a nome dei sindaci pugliesi l’immediata attivazione di un tavolo operativo permanente che coinvolga Regione, Anas, Anci, Upi, Città metropolitana di Bari e forze dell’ordine per contrastare il dilagante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle strade provinciali e statali”.

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“All’evidente disastro ambientale – scrive Vitto – si aggiunge quello economico, con gravissime ripercussioni negative per il sistema turistico. Il turismo di qualità si muove in funzione della salubrità dei luoghi, ed è inammissibile vedere le strade trasformate in discariche”.

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mercoledì 1 Settembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:50)

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Franco
Franco
2 anni fa

Le uniche sanzioni finora erogate dai Comuni (quello di Bari in primis) sono quelle ai proprietari dei suoli ai quali viene imposta manu militari la bonifica dei suoli a proprie spese, nonostante siano evidentemente incolpevoli.
La vigilanza sui reati ambientali spetta ai Comuni così come le bonifiche, tramite appositi fondo regionali. È una situazione kafkiana per i proprietari dei suoli, che non solo non possono utilizzarli ma devono anche pagare la pulizia, pena denuncia. E il Tar finora ha dato sempre ragione a questo abuso perpetrato dai Comuni. Speriamo che la Cassazione ponga fine a questo circolo.

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Scommetto che Decaro farà partire i sopralluoghi dei vigili e poi colpirà con sanzioni e richieste di bonifica gli unici che può colpire: i proprietari.

Luigi
Luigi
2 anni fa

La cosa più grave è quando certi comuni hanno assecondato, per oltre un decennio, la presenza di campi rom in suoli privati per poi chiedere conto ai proprietari degli stessi dello scempio ambientale creato da questi abusivi, con tanto di placet da parte del TAR e del Consiglio di Stato.