Cultura

Gabriella Falcicchio presenta ‘La donna che genera’

La Redazione
Particolare della copertina del libro di ​Gabriella Falcicchio
Giovedì alle 18.30 nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
scrivi un commento 32

La donna che genera, un evento di musica, danza e poesia la cui musa è la mamma. Giovedì 18 maggio alle 18.30, presso la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in via san Rocco 13, la Fidapa Bpw di Bitonto (distretto del sud est), l’Associazione Docenti e il Centro studi Agorà, in collaborazione con la Libreria del Teatro, presentano un percorso sulla genitorialità: “I talenti delle donne, una risorsa per lo sviluppo economico, politico e sociale nel nostro Paese“. Sarà presentato il libro “La donna che genera, percorsi di riflessione e ricerca sul nascere di Gabriella Falcicchio. L’autrice sarà intervistata da Elena Gaudio, presidente Fidapa Bpw di Bitonto, con l’intervento di Rosa Vulpio, vicepresidente di Fidapa Bitonto. Previsti anche i saluti di Gianna Sammati, vicepresidente di Agorà e le letture recitate di Mariolina Acquafredda (Associazione Docenti). L’ingresso è libero.


Il libro

Tredici voci scrivono della donna, del suo corpo, della nascita. Della storia di oppressione che l’ha vista e la vede ancora bersaglio e del desiderio di ritessere in modo liberante le trame di quella storia con l’energia e la potenza di tutti i travagli, di tutte le nascite. Il testo rappresenta un incipit, il sì a un impegno volto a ravvivare l’attenzione per quei mesi e quelle ore che possono cambiare il destino dei singoli e della civiltà, a rinfocolare l’interesse sul “domani sperabile” che si apre in ogni nascita rispettata, coinvolgendo sia chi opera da professionista sia ogni persona toccata da questo evento mirabile che è il nascere. Ogni essere venuto alla vita.


L’autrice

Gabriella Falcicchio è ricercatrice nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dove insegna Pedagogia interculturale e Pedagogia della Comunicazione. I suoi filoni di ricerca e le sue attività di formatrice sono legate alla tradizione di pensiero nonviolenta, con particolare riferimento ad Aldo Capitini, al periodo perinatale, alla nascita e alle dinamiche di genere, al rapporto con i viventi e agli stili di vita ecologici.

lunedì 15 Maggio 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 23:40)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti