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Si rinnova la devozione dei bitontini per Santa Teresa di Calcutta

La Redazione
L'effige di Santa Teresa di Calcutta in Basilica
L'immagine della suora simbolo di carità, venerata nella Basilica dei Santi Medici, fu realizzata cinque anni fa su iniziativa dal parroco-rettore don Vito Piccinonna
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La città di Bitonto vanta nella Basilica dei Santi Medici un’immagine sacra di Santa Teresa di Calcutta, segno tangibile di devozione alla “piccola” suora missionaria che si definiva “una matita nelle mani di Dio” e che rappresenta un’icona universale di carità.

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Al centro della navata, nel transetto lato ovest, è situata l’effige di Santa Teresa di Calcutta, ubicata accanto alla Cappella dell’Immacolata, celeste patrona di Bitonto.

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L’idea di realizzare, collocare e venerare un’immagine di Madre Teresa partì su iniziativa dal parroco-rettore della Basilica e direttore della Caritas diocesana, don Vito Piccinonna. La statua fu benedetta il 23 settembre del 2016 con una sobria cerimonia da monsignor Francesco Cacucci, già arcivescovo di Bari-Bitonto.

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Con un gesto di devozione e gratitudine la famiglia Intini donò la sacra immagine di Madre Teresa di Calcutta, di pregevole fattura artistica, raffigurata in atteggiamento orante, con viso gioioso, vestita di un bianco sari bordato da tre strisce blu. Un crocifisso sul cuore e sandali ai piedi, l’immagine in vetroresina lavorata e dipinta a mano con colori acrilici, fu realizzata in produzione artigianale dalla ditta Russo Raffaele di Napoli.

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Mercoledì scorso il cardinale monsignor Francesco Montenegro, già presidente della Caritas italiana, nel presiedere l’eucarestia in Basilica e nell’incontro con gli operatori delle Caritas diocesane alla presenza di monsignor Giuseppe Satriano arcivescovo di Bari-Bitonto, ha citato una celebre frase di Madre Teresa di Calcutta: “Rendete un sorriso al malato e riceverete sempre il sorriso di Dio che vi ama”.

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La Chiesa di Bitonto ha avuto un doppio legame religioso con Madre Teresa di Calcutta, che è stato annotato nei Registri della Curia Vescovile. Il primo evento risale al 16 maggio 1982 con la visita ufficiale della suora nello stadio della Vittoria di Bari, che aveva accolto i migranti albanesi giunti a bordo della nave Vlora. All’incontro parteciparono i delegati parrocchiali appartenenti alla vecchia diocesi di Ruvo-Bitonto: monsignor Francesco Savino all’epoca rettore della Basilica Santi Medici di Bitonto e oggi vescovo di Cassano all’Jonio, don Michele Lacetera cancelliere vescovile, il professor Giovanni Procacci già senatore della Repubblica, il professor Giuseppe Cannito già presidente dell’Arciconfraternita Immacolata Concezione.

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Il secondo evento ebbe luogo il 26 febbraio 2013 con la visita ufficiale nella Basilica dei Santi Medici del Patriarca Stefan del Patriarcato ortodosso di Skopje, città natale di Madre Teresa, che fu poi accolto in Vaticano in udienza da Papa Benedetto XVI.

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In prossimità della festa liturgica di Santa Teresa di Calcutta, che la Chiesa cattolica celebra il 5 settembre, saranno celebrate in Basilica le sante Messe dove sacerdoti, fedeli e operatori del volontariato si affidano ad un servizio di carità presente e operante nella Basilica dei Santi Medici, nella Caritas diocesana e nella Fondazione Opera Santi Medici.

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sabato 4 Settembre 2021

(modifica il 28 Giugno 2022, 12:48)

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Franco
Franco
2 anni fa

Madre Teresa era capace di tanta Carità per la sua Fede e soprattutto per la Grazia. Oggi invece pare purtroppo che si voglia ridurre la Chiesa solo a volontariato e charity.