Ha fatto tappa ieri a Bitonto il “Regine Acoustic Live“, con Silvia Mezzanotte, ex cantante dei Matia Bazar, nonché una delle attuali “regine” della musica italiana. L’artista bolognese ha compiuto un viaggio-omaggio alle più grandi voci femminili italiane ed internazionali di tutti i tempi, con uno spettacolo in sette lingue, in una raffinata dimensione musicale in trio acustico. È stata accompagnata al pianoforte da Pino De Fazio, al contrabbasso da Luca Cantelli e alla batteria da Max Govoni. Liza Minnelli, Edith Piaf, Mia Martini, Ella Fitzgerald, Mina, sono solo alcune delle grandi regine della musica del passato, reinterpretate dalla splendida voce della Mezzanotte. Lo spettacolo, messo in scena in viale delle Nazioni (piazzale del Centro Tecnologico) nella zona artigianale e finanziato dal consigliere comunale Pasquale Carelli, è stato anche l’occasione per far conoscere meglio la zona in cui sorgerà, il prossimo settembre, il Centro Tecnologico. A ribadirlo dal palco, ad inizio concerto, è stata la presentatrice Daniela Guastamacchia che, prima di introdurre l’esibizione di Silvia Mezzanotte, ha dato spazio ai gruppi che hanno preceduto il concerto: i “Sound Messenger“, il gruppo di danza “Vittoria Dance” ed il trio composto da Francesco Corallo, Pier Dragone e Antonello Nitti.
BitontoLive ha intervistato in esclusiva la protagonista della serata, Silvia Mezzanotte, che ci ha concesso una simpatica intervista, subito dopo il termine delle prove nel piazzale del Centro Tecnologico.
Come è nata l’idea per questo spettacolo?
Mi sono ispirata alle grandi voci femminili, italiane e straniere, fin da quando ero piccola. Questo perché ero una bimba molto timida e quindi grazie all’esempio e all’emulazione e al rispetto che nutrivo per loro, mi sono resa conto che quantomeno avrei potuto tentare. Leggendo le loro biografie mi sono inoltre resa conto che hanno avuto quasi tutte delle vite molto complicate e sofferte, nonostante il successo. Questo mi è servito perché mi piace anche raccontare le difficoltà che spesso una donna incontra nel mondo dello spettacolo e nel mondo del lavoro in generale.
Com’è la vita privata di una donna di spettacolo?
Nel mondo dello spettacolo credo sia più complicato per una donna trovare un partner che possa accettare di “vivere nell’ombra” e magari occuparsi della famiglia, così come farebbe una donna nella posizione opposta. Questo ha impedito a molte donne di realizzare sogni personali.
Ci parli un po’ di “Regine”. Come si articola lo spettacolo?
Ho costruito questo spettacolo in acustico, composto da tre musicisti meravigliosi nel quale ci si commuove, ci si emoziona e si ride molto perché mi piace trasmettere la mia voglia di divertirmi sul palco. È fatto di grandi canzoni, molto conosciute ma rivisitate in chiave acustica. Questo fa sì che lo spettacolo sia fruibile nella popolarità ma molto elegante nel modo di proporlo.
Lei viene spesso a Bitonto per esibirsi. Ma oltre agli impegni professionali, c’è qualcos’altro che la lega alla nostra città?
Ho apprezzato fin dalla prima volta la città vecchia e il modo nel quale si è sviluppata e “rinfrescata”. La città è molto più viva, ci sono locali che fanno musica e si cerca di proporre forme d’arte un po’ dappertutto. Questa è una cosa che ho apprezzato fin da subito e mi ha fatto affezionare a Bitonto. Devo dare atto, al di là di qualunque polemica, di cui sono a conoscenza perché seguo spesso anche da lontano le vicende bitontine, che questa amministrazione ha fatto molto per la città. Facendo parte del mondo musicale, vedo una realtà piccola come questa che ha sviluppato degli orizzonti che vorrei poter vedere nella mia Bologna. Sono più importanti gli incentivi delle chiusure.
molto loquace la Silvia …..CIAO