Spettacolo

Gran chiusura, ieri sera, per il Bitonto Blues Festival

Mariagrazia Lamonaca
L'esibizione dei "The Red Wagons"
La forte pioggia non ha scoraggiato gli appassionati che hanno affollato piazza Cattedrale per l'ultima serata della kermesse
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Si è conclusa ieri la quinta edizione del Bitonto Blues Festival, la rassegna musicale organizzata dall’associazione “Blu & Soci” di Beppe Granieri. Nonostante la giovane età il festival è riuscito a diventare un appuntamento cult dell’estate bitontina ed un punto di riferimento per gli appassionati del genere, tanto da riuscire a richiamare nomi di spicco a livello internazionale. È il caso, ad esempio, di Carlos Johnson, stella della chitarra blues statunitense, che è stato la guest star di questa edizione. Famoso per i suoi live carichi di energia, che continuano ad affascinare il pubblico esigente degli States sin dagli anni Settanta, durante la sua carriera ha collaborato in studio con tantissimi musicisti di fama mondiale, tra cui Billy Branch & The Sons of Blues e Son Seals. Johnson ha letteralmente catalizzato l’attenzione della seconda serata, regalando momenti unici per chi è pratico del genere ma anche per i semplici curiosi. Il chitarrista di Chicago è stato accompagnato dalla “Luca Giordano Band“, una formazione capitanata dal chitarrista Giordano, già ospiti in passato al Bitonto Blues Festival.

Ad inaugurare la kermesse, venerdì 1 settembre, sono stati i The Green River, un incontro tra il Blues tradizionale e le sperimentazioni del Rock, che producono brani vitali, energici e talvolta fortemente impegnati. Nel corso di una lunga carriera, hanno partecipato a numerosi festival, tra cui il Blues in Town 2013, l’Avezzano Blues Festival 2016, nonchè il South Italy Blues Connection.

A seguire si sono esibiti i Three Steps, un laboratorio musicale in cui confluiscono i repertori della The Jimi Hendrix Experience, dei Cream, di Robben Ford e John Mayer ma anche le sonorità di Robert Johnson, Muddy Waters, Elmore James, BB King e Freddie King. Il trio di Francesco Piu (cantante e chitarrista sardo nato nel 1981, capace di ricreare una miscela esplosiva di blues, funky e soul in chiave acustica), ha invece chiuso la prima serata. Accompagnando la propria voce con chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica, questo giovane bluesman negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale.

La seconda serata del BBF è stata aperta dai Mafia Trunk, una delle band più interessanti del panorama blues italiano, che affianca brani originali a rivisitazioni inedite di standard e vecchi classici e ad un sound caldo ed avvolgente. Subito dopo ad esibirsi sono stati gli Ardy Blues Band, formazione con all’attivo innumerevoli concerti, due partecipazioni al Lario Jazz Festival di Como e una al Festival Internazionale della Val Maggia nel 2011.

A chiudere la kermesse, ieri sera, sono stati il neo gruppo pugliese BJ & Bluesy Guys, Adriano Degli Esposti (compositore riminese che proporrà uno show dedicato al blues elettrico), e i The Red Wagons che sono approdati al Bitonto Blues Festival dopo vent’anni trascorsi sui palchi dei prestigiosi Summer Jamboree Festival, Ruffano Trend & Blues, Fano Jazz, Breda Jazz Festival, Roma Blues Festival, Riano Blues. L’intensa pioggia non ha scoraggiato gli appassionati che, muniti di ombrello, hanno sfidato le intemperie per raggiungere piazza Cattedrale e godersi lo spettacolo, segno del grande affetto che nutrono per questo giovane festival.

Tutta la quinta edizione, presentata da Pierluigi Morizio, è stata dedicata al celebre bluesman Rudy Rotta, scomparso recentemente, legato al Bitonto Blues Festival da un profondo legame, nato nel 2015, quando l’artista si è esibito in piazza Cattedrale per un concerto rimasto negli annali della manifestazione.

lunedì 4 Settembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:48)

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