Politica

Consiglio comunale, approvato all’unanimità il regolamento per la mensa scolastica

Tommaso Cataldi e Annarita Cariello
Consiglio comunale di Bitonto
Disco verde anche per l'affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie e patrimoniali all'Agenzia delle Entrate, per mancanza di personale all'interno della struttura comunale
scrivi un commento 21

Si è riunito ieri sera alle 17, in seconda convocazione, il consiglio comunale al quale, per motivi di rappresentanza, erano assenti il sindaco Michele Abbaticchio e l’assessore Marianna Legista.

La trattazione del primo punto all’ordine del giorno concerneva l’affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie e patrimoniali all’ente nazionale Agenzia delle Entrate-Riscossione. Al riguardo, ha relazionato l’assessore al bilancio Domenico Nacci: «Il servizio di riscossione dei tributi è internalizzato dal 2014 ma, se volessimo concludere il processo, dovremmo fare un ulteriore passo: il problema è la mancanza di personale, che peraltro dovrebbe essere anche formato. L’alternativa è stata l’affidamento ad Agenzia delle Entrate-Riscossione, un ente pubblico ben diverso dalla vecchia Equitalia. Abbiamo scelto questo ente perché ha costi minori rispetto ad un privato ma soprattutto perché è un ente pubblico. Il recupero coattivo comporterà per il comune un onore del 3% sull’importo se il cittadino lo estingue entro 60 giorni, altrimenti le spese saranno a carico del contribuente. Questo procedimento avviene dopo l’azione di accertamento. Non è nostra intenzione vessare i cittadini, dando loro un aggravio, ma vogliamo individuare gli evasori e far pagare il dovuto. La volontà è continuare su questa strada ma nessuno ci vieta di arrivare ad un ufficio unico delle entrate».

È stato Emanuele Sannicandro (Insieme per la Città) il primo a porre interrogativi circa la nuova modalità di riscossione dei tributi: «È importantissimo affidare la riscossione ad un ente pubblico utilizzando delle banche dati – afferma l’ex candidato sindaco –. Vorrei però chiedere un controllo sulla conformazione del nuovo ente allo statuto dei diritti dei contribuenti. C’è bisogno di un monitoraggio continuo sulla nuova società, considerando che la vecchia Equitalia non era così clemente. Ci auguriamo che venga rispettato in pieno ciò che è disciplinato dalla legge».

Perplessità anche da parte del consigliere Dino Ciminiello (Movimento 5 Stelle), che ha affermato:«Pur essendo un ente pubblico, l’Agenzia delle entrate-riscossione è comunque un ente di carattere economico. Questa è una deviazione netta che sembra quasi ripercorrere il passato per Bitonto». E dopo aver citato al riguardo una sentenza della Corte dei conti datata 2015, il pentastellato ha continuato il suo intervento, sostenendo che «noi del M5S non siamo d’accordo con questa decisione: può sembrare un fatto di principio ma non è così». Ed ha aggiunto: «Il lavoro affidato ad una sola persona è sbagliato e se vogliamo incassare subito dei fondi per fornire maggiori servizi, dobbiamo aumentare il personale. Non condividiamo la mobilità attuata in questi anni ma condividiamo invece l’internalizzazione. Dobbiamo sì percorrere questa strada ma perderemmo il controllo sui contribuenti senza un adeguato front office. L’affidamento, seppur di una piccola fase, ad un ente esterno è un passo indietro».

A questo punto, l’assessore Nacci ha sentito il dovere di esporre alcune precisazioni, condividendo il pensiero di Sannicandro ma assicurando che «il flusso delle entrate si potrà visionare sia su un software che con dei report mensili» e che «l’affidamento ad un ente pubblico comporta un rapporto costante: l’intento è fare del bene nei confronti dei cittadini onesti e potremmo essere d’aiuto per la ‘rottamazione bis’». Inoltre l’assessore al bilancio ha ricordato che «l’evasione della Tari arriva al 25% dell’importo totale, che si aggira a circa 10mln di euro».

Carmela Rossiello (Forza Italia) ha esposto quindi il suo pensiero: «L’internalizzazione si è rivelata un flop perché il servizio andava gestito diversamente ma mancano le persone adatte. Sono stati spesi 270mila euro per l’assistenza di un software che non ha portato i risultati sperati. È corretto ed opportuno riscuotere ma mi chiedo se i metodi saranno aggressivi».

Alla forzista ha fatto eco Michele Daucelli (Ipc): «Il problema dell’organico è ormai atavico. L’affidamento dobbiamo accettarlo ma comporta delle negatività. Poi bisogna fare attenzione tra evasori e soggetti sconosciuti: ci vuole il buon senso dei padri di famiglia per valutare caso per caso».

Ancora Ciminiello ha sollecitato l’assessore Nacci a specificare quali tipologie di crediti verranno affidati ad Agenzia delle Entrate e a quanto ammonteranno, ma l’assessore ha risposto che «il dato oggettivo e numerico sarà disponibile solo nelle prossime settimane».

A seguire, la proposta di Michelangelo Rucci (Governare il Futuro) di mantenere l’ingiunzione in capo all’amministrazione comunale e di affidare solo l’esecuzione della riscossione all’ente pubblico esterno, in modo da tutelare i cittadini. Richiesta condivisa dal capogruppo di Insieme per la Città, Daucelli, che ha auspicato che «si vada avanti prima con gli avvisi di accertamento, poi le ingiunzioni e poi gli atti esecutivi». Con le rassicurazioni di Nacci, il provvedimento è stato approvato all’unanimità, con la sola eccezione del consigliere Ciminiello, che ha espresso voto contrario.

Il secondo argomento da sottoporre all’assise comunale è stata l’approvazione del regolamento comunale per il servizio di mensa scolastica. Ad esporre il documento è intervenuto l’assessore alla pubblica istruzione Vincenzo Gesualdo. «Questa proposta è una prima disciplina del servizio – ha esordito l’assessore – perché non vada sottovalutata la valenza sociale e formativa della mensa. Il regolamento che sottoponiamo oggi è un work in progress, un documento suscettibile di approfondimento e modifiche nel tempo, se necessario».

Il consigliere Rossiello, tuttavia, pur apprezzando la stesura del regolamento, ha sollecitato l’assessore e la giunta a dare più valore non solo alla Commissione mensa scolastica, ma anche alla costituzione di un Osservatorio inerente, con il compito di tenere sotto controllo il servizio comunale, tramite riunioni periodiche, per concordare insieme le modifiche al menu, la qualità degli alimenti e del servizio operato dal gestore vincitore della gara d’appalto. L’assessore Gesualdo ha rassicurato il consigliere d’opposizione, affermando che un funzionario apposito del settore, Vito Porzia, sta operando controlli in tutte le mense scolastiche, effettuando dei report e ascoltando le eventuali segnalazioni da parte dei fruitori del servizio.

Sannicandro, dopo un’attenta analisi del documento, ha posto quesiti specifici sulle competenze del Comune – come il controllo del servizio, il controllo delle clausole dell’appalto, il rispetto delle norme igienico-sanitarie – e su quelle del gestore. L’assessore ha spiegato che «l’amministrazione sta cercando di attuare un controllo incrociato tra tutti gli stakeholder» e che, al momento, il servizio è risultato gradito e richiesto, tanto da essere usufruito da una classe in più rispetto allo scorso anno. Non solo, l’assessore Rosa Calò ha specificato che il menu 2017 è stato redatto in base alle sollecitazioni pervenute dai famigliari, con prodotti a chilometro zero, dop e del territorio, nel rispetto della qualità dell’alimentazione per i piccoli alunni.

A seguire, ad alimentare il dibattito sul regolamento, sono giunte due proposte di emendamenti, uno da parte dell’opposizione e uno dalla maggioranza. In particolare, il capogruppo del Pd, Antonella Vaccaro, ha manifestato la richiesta, già espressa in sede di quarta commissione, di riportare anche nel documento comunale un riferimento preciso alla vigilanza del servizio di mensa scolastica, rientrante nelle competenze dell’istituto scolastico. Il consigliere Francesco Brandi (Città Democratica) ha invece sollecitato l’assise comunale a riflettere sugli sprechi del servizio di mensa scolastica (ad esempio l’utilizzo di bottigliette di plastica monouso, rispetto alle più utili caraffe comuni per l’acqua), auspicando una maggiore attenzione agli alimenti consumati, anche in fase di riciclo, con una separazione a valle dei rifiuti organici rispetto alla plastica e agli altri rifiuti.

Una proposta, quest’ultima, condivisa dall’assessore Gesualdo che ha riportato l’intenzione, da parte della ditta che gestisce il servizio, di stipulare una convenzione con la cooperativa Tasha per donare i rifiuti organici derivanti dal servizio di mensa giornaliero al canile comunale.

In chiusura di dibattito, Francesco Scauro (Psi) ha esposto le lamentele di alcune lavoratrici, impegnate nel servizio di mensa scolastica, costrette a lavorare più ore al giorno rispetto a quelle retribuite. Una questione spinosa che ha visto l’impegno, da parte di tutto l’emiciclo comunale, in un approfondimento della problematica. Il regolamento, quindi, è stato approvato all’unanimità dall’assise comunale.

Dopo la decisione comune di rinviare il punto inerente le interrogazioni ed interpellanze, data l’assenza del primo cittadino, il consiglio comunale si è concluso con l’approvazione della variante normativa alle Nta per la zona D5 sull’ex strada statale 98. Un finale non senza polemiche, dopo la richiesta, da parte di Cosimo Bonasia (Insieme per la Città) di un maggior impegno della giunta e dell’amministrazione al completo a beneficio dei residenti della zona artigianale, ancora in attesa di risposte e risoluzioni.

venerdì 17 Novembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 22:09)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti