Politica

Disco verde del consiglio comunale alla petizione popolare per l’autonomia della “don Tonino Bello”

Annarita Cariello
Consiglio comunale di Bitonto
L'assessore all'istruzione Angela Saracino ha assicurato il massimo impegno dell'amministrazione ad adottare tutte le strategie possibili al fine di un ridimensionamento della rete scolastica e ad un aumento degli alunni
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È un consiglio comunale che è partito in sordina, quello di ierinmattina a Palazzo di Città. Davantinall’assenza di diversi consiglieri di maggioranza, i cinque consiglieri d’opposizionen(Ciminiello, Rossiello, Vaccaro, Rucci e Bonasia) – con lo scopo di far cadere il numero legale e dimostrare che la maggioranza non avesse i numeri per tenere il consiglio comunale –nhanno abbandonato l’aula dopo l’appello. Successivamente, però, hanno deciso dinpartecipare alla seduta, dato l’arrivo dei consiglieri di maggioranza (che quindi hanno raggiunto il numero legale) e l’importanza cruciale del primo punto all’ordinendel giorno, ovvero la petizione popolarenpromossa dai residenti di Mariotto e Palombaio per chiedere ed ottenerendefinitivamente l’autonomia scolastica per l’istituto comprensivo “don ToninonBello”.

«Abbiamo tenuto in grandenconto la petizione popolare promossa dai cittadini, e abbiamo fatto dellenpiccole correzioni di carattere tecnico per non invalidarla. Ora faremo seguirena questa petizione un atto di indirizzo e una nota al Provveditorato, con l’accoratonappello di mantenere l’autonomia scolastica per l’istituto delle frazioni,nnelle more di una riorganizzazione generale della rete scolastica che l’assessorenall’istruzione proporrà il prossimo anno, dopo aver espletato tutte lenconsultazioni e verificato il numero delle iscrizioni», ha esordito ilnsindaco Michele Abbaticchio.

A seguire, l’assessore al ramo Angela Saracino ha illustrato l’emendamento tecnico previsto per lanpetizione, necessario prima di emanare l’atto di indirizzo. Ha, quindi, fattonun excursus storico e legislativo delle varie leggi che hanno portato allandefinizione dell’autonomia scolastica per gli istituti, che prevede una doppianspecifica, quella formativa e quella amministrativa. «Sulla “don Tonino Bello” c’è da compiere una scelta politica di fondo:nvogliamo investire nelle frazioni e dedicare ad esse un’attenzione speciale onabbandonarle a loro stesse, comportandone il declino per spopolamento? Questa amministrazione sceglie dinrivitalizzare le frazioni e incentivare a rimanervi. Il primo passo, dunque,nnella direzione dell’autonomia definitiva è assegnare all’istituto un dirigentenscolastico a tempo indeterminato e un direttore amministrativo esclusivo e nonncondiviso. Al momento, però, non è possibile un immediato cambiamento in questonsenso, tuttavia l’amministrazione oggi assicura il proprio impegno ad ottenerenquesto risultato, cercando ed applicando tutte le strategie possibili a talenscopo».

La petizione popolare promossa dal basso, infatti, e firmata dandue consiglieri comunali di “Tra la Gente” – Arcangelo Putignano e EmanuelenAbbatantuono – punta a richiedere la deroganalla legge statale per ottenere, anche per il prossimo anno, l’autonomianscolastica, dato che l’istituto comprensivo delle frazioni non raggiunge ilnnumero previsto di 600 alunni, e non rischiare di avere un dirigente innreggenza e di condividere con altri plessi il direttore amministrativo.

Perplessità, però, sono giunte da Dino Ciminiello (M5S) che ha chiesto maggiore chiarezza: «Con questo emendamento l’amministrazionenafferma solo di impegnarsi a perseguire delle strategie possibili, non sintratta di un atto concreto, così come invece hanno richiesto i cittadini nellanloro petizione».

«Oggi deliberiamo un attonche non persegue la completa autonomia della “don Tonino bello” – ha aggiuntonil penta stellato – ma vede solo unanvalutazione degli aspetti normativi e un impegno all’ottenimento dell’autonomia,nattraverso ridimensionamento rete scolastica cittadina. Diciamo chiaramente aincittadini oggi che ci impegniamo a fare un ridimensionamento, non a garantire l’autonomiancon la deroga. Già nel novembre 2015 la precedente amministrazione aveva pensatonal ridimensionamento scolastico, annettendo cinque sezioni della scuola maternandi via Ammiraglio Vacca all’istituto comprensivo delle frazioni, ma si trattavandi cinque sezioni fantasma, perché le iscrizioni non sono mai avvenute».

A sostenere le intenzioni dell’amministrazione comunale, ènintervenuto Francesco Brandi (Città Democratica) che ha spiegato come «l’unico entenche ha competenza decisiva é l’Ufficio Scolastico Regionale, dunquenl’amministrazione può solo concordare la soluzione migliore, reperire lanvolontà popolare e fare da intermediario».

Polemiche anche da parte del centrosinistra, con Antonella Vaccaro (Pd) che ha criticatonil «modo di operare di questa amministrazionenche, ogni volta, rimanda ad altri le responsabilità e non entra nel vivo dellenquestioni e delle soluzioni». Ed ha aggiunto: «Ancora oggi una comunità continua ad elemosinare attenzione,npresentando questa petizione che richiede una deroga su una normativa delndimensionamento scolastico vigente. Nessuno ha fatto notare ai cittadini, però,nche questa non era la soluzione migliore; noi però facciamo nostre lensollecitazioni delle frazioni e vogliamo trovare una soluzione. Chiediamo chensi trovi ora una soluzione temporanea ma che ci si impegni subito a programmarenla modifica di una riorganizzazione al prossimo anno, con la consultazione dellanquarta commissione, per una decisione condivisa e partecipata».

L’assessore Saracino, allora, ha precisato che l’emendamentonproposto non è astratto, ma sintomo di un concreto impegno dell’amministrazione.nTuttavia, «allo stato attuale la “donnTonino Bello” non può assolutamente ottenere un dirigente scolastico endirettore amministrativo esclusivo, tuttavia l’autonomia scolastica gli é già statanriconosciuta. La strada richiesta della deroga in sede di Conferenza Unificatané molto lunga, ma ci impegniamo oggi ad adottare tutte le strategie possibilinper assegnare all’istituto comprensivo il più elevato numero possibile dinalunni, proponendo una modifica della rete scolastica».

Una dura replica sul concetto di autonomia scolastica è, però,ngiunta da Carmela Rossiello (Fi): «Sostenete che la “don Tonino Bello” ha giànl’autonomia scolastica, ma questa diventa vera e concreta solo se si rispettanondei parametri precisi. I numeri degli alunni ad oggi non ci sono, ma è una questionenche non è cambiata mai dal 2015. Ad oggi, un tavolo serio di discussione suncome trovare una soluzione e rivedere la rete scolastica dell’intero territorionbitontino, ancora non c’è stato».

Favorevole alla petizione, come alto momento di partecipazionendal basso, Emanuele Sannicandron(Insieme per la Città) ha però rimarcato che «se i cittadini sono arrivati a formulare una petizione popolare,nsignifica che una programmazione corretta ed idonea dall’alto non c’è mainstata, e dobbiamo prenderne atto». Richiesta di chiarezza ed onestànintellettuale è giunta anche da FrancesconScauro (Psi): «Occorre essere onestine dire alla cittadinanza che, anche se approviamo oggi l’emendamento e lanpetizione, di fatto per l’istituto al momento non cambia nulla».

Al termine dellandiscussione, tuttavia, il consiglio comunale all’unanimità ha approvato ilnprovvedimento. Unanimità anche per il secondo punto all’ordine del giorno,novvero la deliberanrelativa all’edilizia convenzionata ed alla possibilità di rimozione deinvincoli relativi al prezzo massimo di cessione nonché del canone massimo dinlocazione, dopo l’intervento di CosimonBonasia (Insieme per la Città) che ha fatto notarenl’incompletezza dell’atto e richiesto l’intervento del segretario generale Salvatore Bonasia e del funzionario delnsettore Territorio Giuseppe Sangirardi

sabato 16 Dicembre 2017

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:52)

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