Attualità

Una lezione di “Legalità informatica”, consigli tecnici per giovani studenti

Ivan Lorusso
I partecipanti al convegno
È il titolo del convegno che si è tenuto lo scorso 15 gennaio nella Sala Polifunzionale dell'Opera Santi Medici
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Nella situazione attuale di rapida crescita dell’uso delle tecnologie fra i ragazzi e le ragazze, la scuola italiana si trova ancora impreparata ad affrontare la sfida di formare gli studenti ad un loro impiego responsabile. I rischi della navigazione su Internet si sommano alla facilità di commettere azioni illegali nonché al rischio per i più giovani di essere loro stessi le vittime degli illeciti commessi on line ed in maggior modo sui social network.

Per tal motivo lo scorso 15 gennaio nella Sala Polifunzionale dell’Opera Santi Medici di Bitonto si è svolto il convengo dal titolo la “Legalità Informatica” organizzato dall’associazione ”Città dell’Uomo”.

Per l’occasione sono intervenuti ospiti di lustro, esperti del settore e numerosi studenti delle scuole superiori. Tra i relatori è spiccata la presenza di Antonio La Scala, docente universitario di Diritto Penale ed esperto nei reati dei pubblici ufficiali contro la P.A., fondatore dell’associazione Gens Nova nonché presidente nazionale dell’associazione Penelope (Associazione Nazionale dei Parenti e degli Amici delle Persone Scomparse) ed il dirigente di P.S. Michele Orlando, segretario SIULP Puglia.

Argomento di maggior interesse per i giovani partecipanti è stato la comunicazione e l’identificazione dei rischi più comuni per i minorenni in relazione alla loro navigazione in internet, nonché le sospette tecniche d’approccio da sconosciuti sui vari social network di maggior utilizzo da parte degli adolescenti, dalla ricarica telefonica all’appostamento sotto le proprie abitazioni.

Il convegno ha evidenziato come le vite online ed i rischi ad essi connessi influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, provocando così dei comportamenti emulativi tra i giovani che spesso sfociano in delitti in costante aumento. Tanti i casi avvenuti in Italia ma altrettanto trascurati sono stati quelli che hanno interessato le vittime più “adescabili”, quelle che cadono frequentemente in tranelli palesemente evitabili con la dovuta diligenza ed attenzione suggerita dai consigli tecnico-legali degli esperti.

venerdì 19 Gennaio 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:35)

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