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Restauro degli affreschi della Cappella dei Misteri, oggi la presentazione

La Redazione
Gli affreschi della Cappella dei Misteri
A seguire, l'esecuzione della "Petite Messe solennelle" di Gioacchino Rossini
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Gli affreschi settecenteschi raffiguranti gli angeli con i simboli della passione nella Cappella dei Misteri della chiesa di San Domenico sono stati riportati all’originaria bellezza.

L’intervento, finanziato dall’Arciconfraternita del Santissimo Rosario, si è svolto tra gennaio e febbraio a cura della ditta andriese “Studio d’arte e restauro” di Valerio Jaccarino e Giuseppe Zingaro e si era reso necessario per lo stato di conservazione assai precario dei dipinti murali, interamente ricoperti da strati di vernici ossidate, fumo, polvere e depositi organici che occultavano la reale leggibilità delle opere.

I lavori di restauro, svoltisi con l’autorizzazione dell’ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, saranno presentati oggi pomeriggio, alle 18.30, presso la chiesa di San Domenico.

Per l’occasione, sarà presentata anche la nuova base processionale di Maria Santissima della Misericordia, realizzata dagli intagliatori Alfonso e Virgilio Pizzoleo di Poggiardo su commissione della Confraternita Monte dei Morti della Misericordia.

Dopo i saluti iniziali del parroco di San Giovanni Evangelista don Ciccio Acquafredda e dell’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Bitonto Rosa Calò, interverranno Antonio Sicolo, esperto in beni culturali, il restauratore andriese Valerio Jaccarino, che illustrerà gli interventi svolti sugli affreschi, e Alfonso Pizzoleo che illustrerà le fasi di realizzazione della base processionale.

A seguire, alle 20 circa, si terrà l’esecuzione della Petite Messe solennelle di Gioacchino Rossini, per soli, coro, pianoforte e harmonium. Sotto la direzione del maestro concertatore Massimo Testa si esibiranno Luciana Distante (soprano), Ambra Vespasiani (mezzosoprano), Giuseppe Maiorano (tenore), Ettore Nova (baritono), e l’ensemble vocale del Coro Lirico Città di Bitonto; Tetyana Saphesko al pianoforte e all’harmonium Franco Capozzi.

Composta nel 1863, cinque anni prima della morte di Rossini, la Petite Messe solennelle anticipa, con la sua scrittura, i tempi della musica moderna dando nuovi indirizzi estetici che si svilupperanno poi all’inizio del ‘900. L’opera è “solenne” perché usa il testo liturgico nella sua interezza, è ampiamente sviluppata, impiega solisti e coro, ma è anche “piccola” perché si serve di un numero limitato di esecutori: è in questo carattere che risiede la novità e l’eccezionalità dell’opera.

sabato 17 Marzo 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 21:02)

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