Torna questa sera “Ignoti alla città’. Lanperiferia si fa racconto”, iniziativa realizzata con il sostegno delnMiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativan“Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. Il progettonè a cura di Cooperativa Camera a Sud, in partenariatoncon la Cooperativa Ulixes, con ilnpatrocinio del Comune di Bitonto e la collaborazione di ComunicareilSociale.it.
La rassegna dedicata al cinema documentario italiano, omaggio alla registanpugliese Cecilia Mangini, da moltinconsiderata la “madre” del documentario italiano, si svolgerà a Bitonto presso Villa Sylos (La contessa) fino a sabato 7 luglio e presenterà, innquattro giornate, opere visive e filmiche firmate da giovani registi e autorinitaliani, pugliesi e non solo, per raccontare la periferia.
La rassegna – che ha avuto la sua prima edizione nel 2002 ed è per lanseconda volta a Bitonto – oltre alla programmazione filmica, comprendenl’allestimento di un museo visuale dinquartiere realizzato a conclusione della residenza artistica e dellancall fotografica che precede le giornate di rassegna.
Il museo visuale sarà inauguratonoggi, durante la prima giornata della rassegna, alle 19.30 e sarà visibilendurante tutte le giornate di apertura di Villa Sylos.
L’installazione visiva “Fusciatinn what?” nascenda un lavoro di ricerca sulla zona 167 della città di Bitonto. I materialindell’installazione sono frutto del lavoro sul campo condotto da un gruppo dingiovani artisti visuali che per un mese ha vissuto nella periferia bitontina,nincontrato gli abitanti del quartiere, mappato i luoghi significativi enraccolto materiali fotografici e non, tenuto un workshop aperto a residenti encuriosi. Anche gli spazi espositivi del museo sono l’esito del laboratorionartistico/artigianale: dispositivi leggeri e artefatti che rimandano alnprogetto di narrazione che si vuole consegnare al territorio.
Lo staff artistico che ha guidatonla residenza è composto dai registi PierlucanDitano e Michela Tomasi, dalnfotografo Luca Vianello, dallonscrittore Marco Montanaro e dalndesigner Giuseppe Frisino.
Oltre alla visita del museo visuale, la rassegna presenta un programma, interamente ad ingresso gratuito, dinproiezioni e mostre fotografiche. I film, lungometraggi e cortometraggi sperimentali,nraccontano la periferia nelle sue diverse sfaccettature attraverso lo sguardondi giovani registi talentuosi del panorama cinematografico nazionale enpugliese; ogni giornata della rassegna avrà come ospite un regista, autorendella pellicola in programma, che introdurrà la proiezione; interverrannoninfatti, dal 4 al 7 luglio le registe: ChiaranCaterina, Cecilia Bozza Wolf,nMartina di Tommaso, Sabrina Iannucci e Margherita Panizon.
La prima proiezione sarà “Il mondo o niente”, mediometraggio di Chiara Caterina che interverrà per incontrarenil pubblico. “Il mondo o niente” è un tentativo di raccontare uno dei tanti sudnItalia, un sud isolato ed allo stesso tempo iper-connesso, un sud fatto nonnsoltanto di veli neri, processioni, terre d’argilla e villaggi arroccati suncolline spoglie, un sud che non è soltanto quel “mondo di sotto”nraccontato da Carlo Levi. Quest’altro mondo ci è molto vicino ed è attraversatonda una modernità che si scontra e cortocircuita con arcaismi idealizzati:ncontadini adolescenti usano con la stessa dimesti-chezza un iPhone 6 e forbicinda potatura, i lupi rispondono a richiami emessi da un megafono in altanmontagna e mentre antenne satellitari si connettono solennemente allo spazionlontano un giacimento petrolifero getta un’ombra minacciosa sulle acque di unnlago.
Ci sarà un evento speciale nella giornata del 5 luglio: il progettonmultimediale “LOOKING FOR ODISSEO journey tonthe invisible frontier” (2016), un viaggio non convenzionale a bordondell’Acquarius per raccontare l’incontro con chi migra e con chi soccorre inrifugiati nel Mar Mediterraneo, raccontato dall’autore, il documentarista LucanCapponi.