A pochi giorni dalla decisione del Ministro dell’Interno Matteo Salvini di sottrarre parte degli agenti mandati a presidiare il nostro territorio per destinarli a Bari (dove è in corso un’ennesima emergenza criminalità), il sindaco Michele Abbaticchio torna a far sentire la propria voce.
Con un lungo post apparso sulla propria pagina facebook, il primo cittadino fa sapere il contenuto della lettera inviato al Ministro Salvini, dove insiste sulla necessità di non allentare la presa delle forze dell’ordine sul nostro territorio comunale.
“La lettera al Ministro Salvini è stata trasmessa da giorni alla Prefettura, come richiede il protocollo“, scrive Abbaticchio.
“Nella lettera, – continua il sindaco – redatta con un profondo senso di rispetto nei confronti dell’Istituzione che rappresenta (a casa mi hanno iniettato nel sangue il senso delle Istituzioni, al netto di tutti i difetti del mondo che possiedo), c’è la richiesta seguente: Non chiedo la militarizzazione del territorio a tempo indeterminato come un cretino alle prime armi (so benissimo che non è possibile), ma un aumento strutturato dell’organico. La stessa richiesta, con gli stessi toni, l’ho fatta dal 2012 a tutti i predecessori dell’attuale Ministro. Potete verificare, anche su internet o sul nostro sito comunale“.
“Solo che ora, alla luce del distaccamento di gran parte delle forze dell’ordine giunte in modo straordinario dopo l’omicidio (per la prima volta) di una figlia innocente di questa terra, mi permetto di alzare ulteriormente la voce chiedendo nuovamente l’aumento strutturato dell’organico delle forze dell’ordine a Bitonto, Mariotto e Palombaio al servizio dei bravissimi responsabili assegnati alla nostra sicurezza“.
“Il fatto – continua ancora il primo cittadino – che debba essere attaccato per questo motivo da alcuni concittadini, la dice lunga sul livello delle tifoserie politiche ai danni dell’interesse pubblico. Per quanto riguarda i pettegolezzi sul mio futuro, stiano tranquilli: non ho offerte di compravendita alcuna per andare da altre parti“.
“Essere Sindaco – conclude – è un onore, lo è persino rappresentare gente che odia per il gusto di odiare. Ma se qualche cittadino mi chiede di rinunciare a difendere la nostra città mettendomi un bavaglio sulla bocca, ha sbagliato persona e generazione politica“.