Cultura

Bilancio col segno più per la quinta edizione di ‘Bitonto Dentro e Fuori le Mura’

La Redazione
"Bitonto dentro e fuori le mura"
La cinque giorni è stata organizzata dal circolo culturale "MòHeart" di Damiano Bove
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Pochi giorni fa si è concluso il festival “Bitonto dentro e fuori le mura”, organizzato dal circolo culturale MòHeart, che con le sue molteplici attività si pone continuamente alla ribalta nel panorama culturale bitontino.

Il programma di questa quinta edizione è partito con la serata dedicata alla poesia dialettale. Hanno declamato i loro versi i poeti Vincenzo Mastropirro, Grazia Montanari, Donato Cappiello, Vito Tricarico, Tina de Santis e Damiano Bove. Inoltre la serata è stata allietata dai giovani cantanti dellanscuola Vox Libera di Tina Carano.

Durante la seconda serata si è esibita l’associazione teatrale Res Ludica sul tema “Per amore e solo per amore”.

La terza serata ha visto in campo i ‘poeti MòHeart’, intervallati dai brani musicali eseguiti dai giovani dell’Accademia Modugno e da brani del giovane cantautore Pasquale Schiraldi. Hanno declamato le loro poesie Nicola dell’Acqua, Francesco Baldassarre, Vito Tricarico, Grazia Montanari, Tina De Santis, Damiano Bove. Ospite Vincenzo Lisi che ha declamato le poesie di Mario Sicolo e Alessandro Robles.

La serata del 28 agosto è stata dedicata al duo “Bi-tonti”, con Carlo Pice e Vincenzo Rossiello ed il loro esilarante spettacolo di cabaret molto partecipato e applaudito.

L’ultima serata è stata dedicata alle poesie d’amore nella sua più ampia accezione. Hanno partecipato i poeti Marino Pagano, Nicola De Matteo, Mariella Cuoccio, Viviana Minervini, Mariateresa Bari, Vito Tricarico, Angela Maggio, Gianni Maselli, Miriam Maselli, Damiano Bove, Tina De Santis, Michele Basile e Rossella Spagnolo. I loro versi poetici sono stati intervallati dalla musica del duo “Starlight Music Live”, con la cantante Annalisa Paparella e Mimma Minerva alla tastiera. Ospite della se rata il giovanissimo Gabriele Speranza in veste di poeta e musicista.

A qualche giorno dal termine del festival, BitontoLive è tornato sul camminamento delle vecchie mura di Porta Robustina, dove ha sede l’associazione, per chiedere a Damiano Bove, eclettico poeta e promotore del festival, l’andamento delle cinque giornate.

Cosa ne pensa della poesia dialettale?

«Io stesso sono un promotore dello studio e diffusione della poesia dialettale, perché il dialetto fa parte di un’epoca passata ma pur sempre radicata nella popolazione, in quanto conduce alla nostra identità originaria. È bene aver sempre dimestichezza con i vocaboli della nostra lingua madre per non perdere le sonorità abituali che conducono agli usi, costumi, atteggiamenti del nostro popolo».

A conclusione del festival, qual è il bilancio di questa edizione?

«Posso dire essere soddisfatto del lavoro svolto. Naturalmente è un lavoro che non sarebbe andato in porto senza la partecipazione di tanti poeti, attori, pittori, cantanti, scuole di musica e artisti di Bitonto e di paesi vicini e senza il meraviglioso pubblico entusiasta di un programma che lo coinvolge emotivamente. Come è stato riferito da alcuni partecipanti, riuscire a fare spettacolo in una zona che non è quella tradizionale delle manifestazioni artistiche, sul camminamento delle vecchie mura di Porta Robustina, ove ha sede l’associazione MòHeart, rende me e tutti i partecipanti, orgogliosi di poter offrire ai cittadini bitontini e agli spettatori forestieri, serate di allegria, di comunione e di arte. In seguito, non mancheremo di programmare altre serate che seguono il format di quelle effettuate e mi piace ringraziare gli sponsor che hanno collaborato alla realizzazione delle serate e il Comune di Bitonto per il patrocinio concesso».

Vorrebbe ringraziare qualcuno?

«Ringrazio BitontoLive per l’intervista, così come ringrazio la mia signora Tina De Santis, poetessa anche lei, e i soci del circolo MòHeart. Voglio ringraziare tutti i poeti partecipanti alle tre serate dedicate alla poesia, la scuola musicale Vox Libera di Tina Carano, l’associazione Res Ludica di Gaetano Napoli, l’accademia musicale dei fratelli Francesca ed Emanuele Modugno, l’associazione amici per la crepapelle con il duo i Bi-Tonti e l’associazione Art Play di Annalisa Paparella e Mimma Minerva».

sabato 1 Settembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:41)

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