Altri Sport

Buono il rientro, al Bosco di Bitonto si è riaccesa la passione Iron Bike

La Redazione
La Mediofondo Bosco di Bitonto
Vito Buono ha vinto la mediofondo che si è tenuta domenica scorsa a Mariotto
scrivi un commento 9

Letteralmente buono il rientro. Nel senso che a Mariotto lIron Bike è tornata dopo tre lunghi mesi di stop utili a ricaricare le batterie, ma che anche e soprattutto ha fatto capolino un volto noto della Mountain Bike nazionale. Vito Buono, il corridore materano attualmente in forze al team CMQ Carbon Hubo, dopo moltissimo tempo è tornato a calcare i panorami pugliesi dove la sua carriera ha avuto inizio e lo ha fatto in grande stile, vincendo la Mediofondo Bosco di Bitonto. Su un percorso particolarmente adatto alle sue caratteristiche, specialmente per la distanza di gara (50 km), Buono ha aperto il gas sin da subito in compagnia del compagno di squadra Francesco Favale e si è aggiudicato la gara organizzata dal team Oroverde Bitonto sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana precedendo circa 300 atleti partenti.

50 km nel cuore della Murgia Bitontina, sotto l’ombra severa dell’ex base dei missili Juppiter. Dei quali i corridori hanno cercato di imitare lo spunto al decollo, visto che sono letteralmente schizzati via dal Park Hotel Elizabeth, sede della partenza per fiondarsi sul pietroso percorso murgiano.

La festa messa in piedi dal team Oroverde Bitonto ha mostrato le capacità organizzative dei bitontini, che non si sono limitati all’aspetto agonistico, ma hanno creato un vero e proprio evento collettivo, a partire dal pacco gara allestito da Casa Milo per concludere con il ricco pasta party e la birra fresca, toccasana dopo una giornata nella polvere murgiana.

Chissà che non sia stata la garanzia del fresco nettare del malto all’arrivo a mettere le ali ai piedi dei biker, che hanno coperto il tracciato a una media elevata. Alle spalle di Vito Buono, infatti, si è scatenata una bagarre che ha reso la gara incerta sino all’ultimo, tant’è che le posizioni di rincalzo sono state decise da un lunghissimo sprint sul rettilineo finale in salita, in parte brecciato e in parte in asfalto. A vincere la volata l’under Francesco Favale, mentre Luigi Maria di Cosola (team Eurobike) ha preceduto il compagno di squadra e leader della generale Giuseppe Belgiovine. Dal 2° al 7° solo 3 secondi hanno raccolto il gruppo di atleti “terresti”, giunto a 4’30” dal professionista Buono. Antonello Spinelli (Amicinbici Gravina) ha fatto piazza pulita tra gli escursionisti, mentre la classifica femminile è andata ad appannaggio di Zeila Ruggiero (Nardelli Sport Total Bike), autrice di un intenso duello a distanza con Patrizia Tropiano (UC Rionero il Velocifero).

Polvere, muscoli e velocità: tre parole sono sufficienti per inquadrare al meglio il percorso della Mediofondo Bosco di Bitonto, caratterizzata da un generoso sole settembrino e dal terreno tipicamente secco e polveroso come la Murgia sul tramontare dell’estate. I biker hanno attraversato tre diverse aree boschive: il bosco del Ceraso, il bosco di Pietre Tagliate ed il Bosco di Bitonto, all’interno del quale l’organizzazione aveva predisposto un toboga tecnico per gli atleti, una vera e propria sorpresa non prevista sul percorso ufficiale diffuso nei giorni precedenti, che con le sue salite ripide e le tortuose discese velocissime, passaggi sulle rocce e curve cieche ha aggiunto una consistente carica di adrenalina alla gara.

Tra la partenza e l’arrivo, collocati presso Il Park Hotel Elizabeth poco fuori Mariotto, sede di tutte le operazioni logistiche, i biker hanno superato 1000 metri di dislivello spalmati in 50 km, superando uno dopo l’altro i brevi ma intensi strappi che rendono caratteristico il profilo della Mediofondo Bosco di Bitonto, richiedendo una grande forza muscolare e buone doti di resistenza agli sforzi ripetuti.

La cronoscalata

Va sicuramente più veloce dei cinghiali, che per quanto agili e scattanti, non riuscirebbero a tenergli testa sulla salita che porta il loro nome. Vito Buono ha conquistato anche il GPM, strutturato in formato cronoscalata sull’erta più impegnativa del percorso nota appunto come “Salita de cinghiali” per via dei suini selvatici che ne popolano il bosco. Il materano del team Carbon Hubo ha coperto i 1100 metri della salita, resa impegnativa dal fondo instabile e sdrucciolevole, in 2’25”. Nettamente staccato il secondo, Gianfranco Bongermino, che ha impiegato 29 secondi in più, precedendo di un soffio tutti i migliori della classifica generale dell’Iron Bike racchiusi nel giro di due secondi.

«É sempre un piacere correre qui vicino casa, soprattutto con gente che non rivedevo d tanto tempo. Non per voler mio, ma le squadre degli anni passati chiedevano che corressi al nord. Con il team Carbon Hubo riesco a gestirmi un po’ meglio su territorio e mi ha fatto tanto piacere tornare a correre in Puglia. Oggi volevo provare la condizione in vista della D’Annunzio Marathon quindi ho forzato i tempi sin da subito. Ho fatto una prima parte di gara abbastanza forte e nel finale mi sono gestito. Queste sono in assoluto le distanze di gara, quelle che mi permettono di esprimermi al meglio che preferisco», ha commentato Vito Buono.

«A sentire da chi è arrivato, dai primi a quelli più attardati, la Mediofondo ha riscontrato un feedback più che positivo. Rimane una grande classifica di settembre che con molta dedizione e impegno ci proponiamo ri ripresentarvi l’anno prossimo, magari con qualche modifica e sempre più adrenalina e divertimento sul percorso, un po’ come il tratto tecnico sotto il bosco di quest’anno, una sorpresa per tutti e difficoltà per molti, un divertimento assicurato per i più tecnici», sono state le parole di Massimiliano De Palma, presidente Team Oroverde Bitonto.«Al nostro interno c’è tanta coesione, tanta passione, voglia di fare e di migliorare sempre più, motivati solo dalla passione, ha concluso.

La nuova classifica generale

Qualche modifica in classifica generale giunge nelle posizioni di rincalzo Se nella generale della prima fascia (17-39 anni) il portacolori del team Eurobike Giuseppe Belgiovine conserva e rafforza la leadership nonostante il quarto posto a Bitonto, Gianfranco Bongermino (Murgia Bike Santeramo) scala la classifica e scalza Angelo Bonaventura De Gioia (ASD Leopardi) dalla seconda posizione, particolarmente attardato nella tappa bitontina e superato anche da Giuseppe Pastore (Biking Team Cassano). Nella fascia 2 (over 40) Fausto Santarsiero della Cyclonstore.it conserva la maglia, mente nonostante il ritiro, Maurizio Carrer (Team Eurobike) resiste al rientro arrembante di Antonio Sforza (Orme Bike Extreme Altamura), che non è riuscito a sfruttare pienamente la situazione favorevole. Molto più incerta sarà, fino al termine del campionato, la classifica femminile. Patrizia Tropiano (UC Rionero il Velocifero) vede ridursi a soli 70 punti il divario da Zeila Ruggiero (Nardelli Sport Total Bike), autrice di una ottima prestazione a Bitonto. Sul podio resta Grazia Mazzone (New Bike Andria) nonostante la caduta e il ritiro.

L’Iron Bike 2018 è entrato nella sua fase conclusiva. A ritmo di 15 giorni restano ora le ultime due tappe, decisive per la classifica finale. Domenica 30 settembre si correrà a Cassano Murge per la Marathon Foresta Mercadante, unica delle 10 prove in calendario a presentare due percorsi agonistici. Previsto un bonus di 100 punti in classifica generale agli atleti che sceglieranno il percorso Marathon. In casa Biking Team Cassano è già un gran fermento.

martedì 18 Settembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:33)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti