Cultura

‘L’atlante dell’invisibile’, giovedì la presentazione del secondo romanzo di Alessandro Barbaglia

La Redazione
L'ingresso della Galleria Devanna
Il prossimo 27 settembre, nella Galleria Nazionale della Puglia "Devanna"
scrivi un commento 13

Giovedì 27 settembre alle 18, all’interno della Galleria Nazionale della Puglia ‘Devanna’ (Palazzo Sylos Calò), avrà luogo la presentazione del libro L’atlante dell’invisibile, secondo romanzo dello scrittore Alessandro Barbaglia.

Dialogherà con l’autore Mario Sicolo, docente di letteratura italiana e direttore del “DaBitonto”. L’evento, ad ingresso libero e gratuito, è a cura del “Circolo dei lettori” della Libreria del Teatro.

Il libro

“Ti sei mai chiesto dove va a finire tutto quel bianco quando la neve si scioglie? O il vento quando smette di soffiare, o le quattro di pomeriggio quando arrivano le cinque? Ti sei mai chiesto dove vanno a finire le cose infinite quando finiscono?”

In uno stile romantico e inimitabile, capace di portare in poche pagine il lettore dal riso alla commozione più profonda, Alessandro Barbaglia con questo suo secondo romanzo regala a chi lo legge un gioiello che raggiunge straordinarie vette di intensità e poesia.

Ismaele, Dino e Sofia hanno quarantadue anni in tre quando nel 1989, in una sera di fine estate, rapiscono la luna in segno di protesta. Vivono a Santa Giustina, un lontanissimo paese fatto di baite di legno ai piedi delle Dolomiti che sta per essere sommerso da un lago artificiale, portandosi dietro tutti i loro ricordi, le gare con le lumache, il prato del castagno, i primi baci. Il progetto della diga risale al 1946. Ai tempi, gli abitanti di Santa Giustina non accettarono di abbandonare le loro case per trasferirsi al “paese nuovo” e rinunciarono ai benefici promessi nel caso di una resa immediata. Si avvicina però il momento dell’esproprio definitivo. Proprio negli anni Quaranta si sono conosciuti Elio e Teresa, e precisamente il 19 marzo 1946, in un bar Sport gremito di una folla accalcata per seguire la cronaca radiofonica della prima Milano-Sanremo del dopoguerra. Senza essersi mai visti né incontrati, Elio e Teresa – ormai anziani e da sempre innamorati l’uno dell’altra e del loro paese vicino a Milano – e i quattordicenni Dino, Ismaele e Sofia sono tormentati dalle stesse domande: “dove vanno a finire le cose infinite?”, “dove si nascondono l’infanzia, l’amore o il dolore quando di colpo svaniscono?”. E se Elio, per rispondere, costruisce mappamondi dalle geografie tutte inventate e sbagliate – descrivendo così la terra magica dove abita l’invisibile e costringendo Teresa a correggere tutto con puntiglioso realismo –, i bimbi di Santa Giustina via via che crescono si allenano a non smettere di scorgere l’invisibile tra le pieghe del reale e a conservarlo a modo loro, in una sorta di gioco segreto. In una danza fatta di immaginazione, ricordo ed elaborazione del lutto, Teresa incontrerà i bambini diventati adulti nella notte più incredibile delle loro vite: quella durante la quale, per pochi istanti di eternità, riemergerà il paese sommerso di Santa Giustina. E con lui l’amore, il dolore, l’infanzia e tutta la meraviglia che si nasconde nell’invisibile.

martedì 25 Settembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:30)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti