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Nicolò Ventafridda eletto nel Consiglio regionale dei giovani a 17 anni

Tommaso Cataldi
Nicolò Ventafridda
Frequenta il quarto anno del Liceo classico ed ha ottenuto 2043 preferenze, il primo nel suo ambito territoriale
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Si chiama Nicolò Ventafridda, ha appena 17 anni, frequenta il quarto anno del Liceo classico “Carmine Sylos” e qualche giorno fa è stato eletto nel Consiglio regionale dei giovani della Puglia. Può sembrare un controsenso oggi trovare dei ragazzi appassionati di politica, anche perché è difficile comprendere un mondo che non ha più le grandi scuole di politica dei vecchi partiti tradizionali che nei decenni passati hanno istruito e avvicinato migliaia di giovani. Oggi molti giovani – e non solo – si sentono delusi da una politica che evidentemente ha fatto dell’astrattismo il suo punto forte, senza rendersi conto delle vere esigenze della gente comune.

Eppure Nicolò, bitontino doc eletto con 2043 preferenze al primo posto nel suo ambito territoriale, è uno di quei ragazzi che è entrato a far parte del massimo organismo regionale di rappresentanza giovanile. BitontoLive lo ha intervistato per spiegare meglio cosa è questo consiglio e comprendere qual è il pensiero dei giovani riguardo la politica.


Cosa è in sostanza, e per chi non lo conoscesse, il consiglio regionale dei giovani?

Il consiglio Regionale della Puglia, ormai da anni, indìce un bando dal titolo “Giovani in Consiglio” al fine di avvicinare i giovani alle istituzioni.


Come avvengono le elezioni e chi vota?

Le elezioni avvengono in tutte le scuole secondarie di secondo grado della Puglia, dando la possibilità a tutti gli studenti della regione di votare uno dei candidati della lista del loro ambito territoriale.


Ogni quanto tempo vi incontrerete e di cosa si discute generalmente?

Gli incontri sono svolti generalmente con cadenza mensile, durante i quali parteciperemo a seminari che hanno l’obiettivo di formarci sull’iter burocratico delle leggi.


Ci sono giovani che credono ancora nella politica, nonostante sia evidente uno scollamento tra la classe politica e la “pancia” della popolazione?

Certo, ci sono ancora molti giovani che credono nella politica anche se ormai vi è un gran divario tra chi ci governa e i ragazzi, come ho potuto constatare nelle assemblee che mi hanno ospitato durante la campagna elettorale. Ho invitato i ragazzi, studenti come me, prima di tutto a informarsi ed a interessarsi delle dinamiche scolastiche, perché solo così possiamo capire la politica ed esprimere la nostra opinione in merito ad essa, e quindi soltanto attraverso l’informazione e la partecipazione è possibile inciderla.


Cosa chiedono di cambiare generalmente i giovani a chi li governa?

I giovani oggi principalmente chiedono a chi ci governa di cambiare il sistema scolastico, che ormai da anni è sottoposto a tagli e a riduzioni, considerandolo mero costo della società e non fruttuoso potenziale di sviluppo. Inoltre i giovani oggi sperano con tutto il cuore che la politica riesca a cambiare il sistema lavorativo del nostro paese per riuscire ad offrire loro concrete possibilità di lavoro.

sabato 17 Novembre 2018

(modifica il 28 Giugno 2022, 19:07)

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