Resta contenuta la circolazione del virus in ambito scolastico, nella maggior parte dei comuni della provincia di Bari. La conferma arriva dal monitoraggio del Team Scuole Covid dell’EIC: nella settimana dal 22 al 28 novembre intercettati in totale 61 casi positivi. Nel confronto con le 69 positività emerse nei sette giorni precedenti, si conferma basso e dunque costante l’andamento dei contagi nelle classi.
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Delle attuali 61 positività, 6 sono state riscontrate tra gli operatori scolastici e 55 tra gli alunni. Nel dettaglio dei casi positivi – distinti in base a ordine e grado scolastico – 4 sono riconducibili alla scuola dell’infanzia, 25 alla primaria, 30 alla secondaria di primo grado e 2 alla secondaria di secondo grado.
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Nella settimana 22-28 novembre, “tre dei nuovi positivi – spiega Sara De Nitto, referente Covid Scuole dell’ASL Bari – sono stati intercettati grazie alla campagna di screening mediante test salivari nell’ambito del progetto nazionale Scuole Sentinella a cui il Dipartimento di Prevenzione sta lavorando dall’inizio dell’anno scolastico, con l’obiettivo di dare maggiore sicurezza ai bambini di età compresa fra i 5 e gli 11 anni”.
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Il Team Scuole continua a monitorare la situazione dei contagi in tutti i 311 istituti del territorio provinciale, riuscendo ad individuare le nuove positività entro le 24 ore. “La tempestività del contact tracing che isola immediatamente l’eventuale alunno o docente positivo – dichiara Federica Di Mauro, coordinatrice dell’Epidemic Intelligence Center della ASL – contribuisce in una comunità chiusa come la scuola a limitare la circolazione del virus, confinato ulteriormente dalla protezione garantita con le vaccinazioni a insegnanti e studenti”.
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Intanto procede spedita la campagna delle terze dosi dedicate agli operatori delle scuole: entro due settimane il Dipartimento di Prevenzione ha in programma di portare a termine le somministrazioni di dose booster destinate al personale docente e non docente.
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I pediatri stanno provando a spaventare i genitori. E Pfizer li ringrazia.
Ma fanno tamponi di massa solo nelle scuole? E perché?