Politica

Indennizzo cessazione attività, Ruggiero: «Saranno riesaminate le domande rigettate»

La Redazione
Francesca Anna Ruggiero (M5S)
«Secondo la circolare dell'INPS, dovranno essere riviste le richieste bocciate solo perché si riferivano a questo periodo», commenta la deputata
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«Le domande di indennizzo per le attività commerciali cessate nel 2017 e 2018, rigettate con l’unica motivazione che il soggetto ha chiuso l’attività in data antecedente al 1° gennaio 2019, dovranno essere riesaminate». Così, la deputata Francesca Anna Ruggiero (M5S), componente della Commissione Finanze, a proposito della relativa circolare dell’INPS. «Con la legge 2 novembre 2019, n. 128, che ha convertito il cosiddetto decreto-legge “Salva-Imprese”, l’indennizzo era stato esteso anche alle attività commerciali cessate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018. Per questa ragione, la circolare dell’INPS stabilisce che tutte le domande rigettate con la sola motivazione di ricadere in questo periodo, dovranno essere riesaminate d’ufficio, dandone notizia agli interessati».

«Per quanto riguarda le domande pendenti presso la Direzione centrale Pensioni – Area Contenzioso dell’AGO – dovranno essere inviate nuovamente alle Strutture territoriali di competenza perché possano essere valutate».

«L’indennizzo per cessazione dell’attività commerciale è un indennizzo destinato alle persone che svolgono una determinata attività autonoma e che smettono di lavorare senza aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia. Questa prestazione economica è divenuta stabile a partire dalla legge di bilancio del 2019, mentre con la legge di conversione del decreto-legge “Salva-Imprese” il trattamento è stato esteso anche alle attività cessate nel 2017 e nel 2018».

«Lo Stato – conclude la deputata – non abbandona i cittadini che versano in condizioni di difficoltà».

mercoledì 15 Gennaio 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 16:27)

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