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Russamento e disturbi del sonno, parla il dott. Minenna: «Ecco come dormire sonni tranquilli»

La Redazione
Dormire sonni tranquilli: l’intervista al Dott. Minenna su russamento e disturbi del sonno
Disturbi del sonno: dalla diagnosi del problema alla soluzione pratica. Il dott. Michele Minenna ci parla di come affrontare questa patologia sempre più frequente e da non sottovalutare
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Senza un riposo notturno tranquillo è difficile vivere una vita serena e sentirsi nel pieno delle proprie forze. Ecco perché oggi a parlare è il dott. Michele Minenna medico chirurgo, specialista in Tisiologia e malattie respiratorie, pratica la professione dal 1979. Ha iniziato nel reparto di Pneumo-Tisiologia dell’ex Cotugno di Bari e poi all’ospedale San Paolo. Dal 2006 fino a febbraio 2018 è stato dirigente responsabile del servizio di pneumologia del distretto 3 Bitonto e ora è un libero professionista nonché consulente pneumologo in strutture polispecialistiche a Bari, Terlizzi e Altamura.

Perché è importante parlare di disturbi del sonno?
«La divulgazione dei problemi legati ai disturbi del sonno, oggi sempre più frequenti, è fondamentale. Russamento e apnee notturne possono portare a gravi complicazioni a livello cardiovascolare, ipertensione, problemi circolatori, aritmie e altri disturbi, infatti cardiologi e neurologi consigliano spesso di sottoporsi alla polisonnografia».

In che cosa consiste?
«La polisonnografia è un esame diagnostico che rileva vari parametri: il russamento, l’ossigenazione del sangue, la frequenza cardiaca, i movimenti del corpo, i microrisvegli, la qualità del sonno. Questo esame rileva eventuali disturbi del sonno come russamento e apnee ostruttive che ovviamente non possono essere individuate dal paziente mentre dorme. La polisonnografia non è invasiva ed è del tutto indolore: si esegue con un occhialino nasale, elettrodi e sensori applicati al paziente durante un’intera notte e per mezzo di cerotti e fasce su torace e addome. In seguito il medico specialista esamina quanto registrato dalla macchina per formulare una diagnosi sulla base dell’indice di apnea, la saturazione dell’ossigeno e l’indice di russamento».

Quali sono le cause dei disturbi del sonno?
«Apnea o ipopnea sono date principalmente dal russamento che può provocare mancata respirazione anche per 10-15 secondi. Obesità, sovrappeso, ostruzione del naso, rinite allergica, deviazione del setto nasale, reflusso gastroesofageo, velo pendulo calante, errata postura durante la notte sono le cause più comuni di tale patologia che non va mai sottovalutata. Chi soffre di apnee ostruttive registra un aumento di CO2 e cali di ossigeno che, in casi estremi, possono generare ipertensione, ictus o infarto».

Dal problema alla soluzione: come riconoscere i sintomi per poi procedere?
«L’OSAS – sindrome da apnee ostruttive del sonno – va in primis diagnosticata dallo pneumologo. Prima di tutto, si individua l’indice di addormentamento attraverso un colloquio, con specifiche domande al paziente sulla sua sintomatologia. L’anamnesi può prevedere diversi sintomi: stanchezza al risveglio, sonnolenza diurna, scarsa concentrazione, improvviso addormentamento nelle ore di veglia (estremamente pericoloso se si è alla guida), sudorazioni notturne, nicturia, cefalea. Dopo il colloquio con il soggetto e dall’esito della polisonnografia, gli si prescrive una terapia adeguata che può anche prevedere l’uso della C-PAP.

In cosa consiste questa terapia?
«La C-PAP è una protesi ventilatoria a pressione positiva dotata di una mascherina che permette la continua ventilazione meccanica del soggetto durante il sonno, impedendo l’ostruzione delle vie respiratorie. I benefici della C-PAP sono evidenti sia per i pazienti che per chi dorme vicino a loro e una volta provata nessuno vuol più lasciarla. Inoltre, si opera con terapie comportamentali che prevedono una dieta sana, pasti serali leggeri, adeguata attività fisica, l’astensione da fumo e alcol e orari di sonno regolari. Eventualmente si cerca di correggere anche la postura supina con terapie posizionali ad hoc: in genere la posizione laterale favorisce il riposo ottimale».

Per ovviare ai disturbi del sonno il dott. Minenna precisa: «l’uso di divaricatori nasali, cerotti o altri rimedi più blandi, possono aiutare a respirare meglio ma non risolvono il problema. Ecco perché è bene sottoporsi a un esame accurato affidandosi al parere di specialisti esperti che possano prescrivere la terapia più adeguata».

Per qualunque informazione, qui i contatti del dott. M. Minenna:
Studio medico: via Nino Bixio 11, Bitonto (Bari)
Tel. 330 32 05 03

lunedì 3 Febbraio 2020

(modifica il 28 Giugno 2022, 16:20)

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