L'agevolazione

Sabatini: 80 mln di sostegno alla capitalizzazione delle imprese 

Marco Saracino *
Foto di Scott Graham su Unsplash
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La PMI che presenta richiesta di contributo, s'impegna a sottoscrivere e versare l'aumento di capitale concordato
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A partire dal 20 aprile 2024 è operativo il Decreto Ministeriale n. 43 del 19 gennaio 2024 del Ministero delle Imprese e del Made In Italy, che mira a sostenere la capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese che hanno l’intenzione di mettere in atto programmi di investimento.

Sostegno alla capitalizzazione delle PMI

Il Decreto n. 43/2024, in linea con l’articolo 21, comma 3, del Decreto-legge n. 34/2019, (Misure urgenti di crescita economica e la risoluzione di specifiche situazioni di crisi), ha l’obiettivo di favorire la capitalizzazione delle PMI attraverso un aumento dell’importo del contributo previsto dal decreto del 22 aprile 2022 per gli investimenti. Questo decreto stabilisce anche i requisiti, le condizioni e le modalità per l’accesso delle PMI al contributo previsto dal Decreto-legge n. 34/2019, nonché i motivi per cui il contributo stesso può essere revocato.

Risorse finanziarie 

Le disponibilità finanziarie per la concessione del contributo ammontano a 80 milioni di euro.

Beneficiari 

Possono beneficiare delle agevolazioni in questione le imprese che, alla data di presentazione della domanda, risultino in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 del decreto 22 aprile 2022 e dei seguenti ulteriori requisiti:

  • sono costituite in forma di società di capitali;
  • non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di patteggiamento, per il reato di cui all’art. 2632 c.c.

Non possono beneficiare delle agevolazioni le PMI nei cui confronti sia verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia.

L’aumento di capitale

Entro la data di presentazione della domanda di contributo, l’impresa deve avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.

L’aumento di capitale può essere effettuato solo con conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dall’impresa come “versamento in conto aumento capitale”.

A pena di revoca del contributo, l’aumento di capitale deve essere sottoscritto entro i 30 giorni successivi alla concessione del contributo.

L’impresa è tenuta a versare almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto.

Ai sensi degli artt. 2481-bis e 2463-bis c.c., se l’aumento di capitale sia effettuato dall’unico socio ovvero da una S.r.l. semplificata, l’aumento di capitale deve risultare interamente versato.

Misura del contributo

A fronte dell’aumento di capitale, il contributo di cui all’art. 11 del decreto 22 aprile 2022 viene incrementato:

  • al 5 % per le micro e piccole imprese;
  • al 3,575 % per le medie imprese.

Presentazione della domanda

La PMI che ha deciso di aumentare il proprio capitale sociale deve compilare la richiesta di contributo utilizzando i moduli definiti dal Direttore generale per gli incentivi alle imprese. Con la presentazione della domanda, si impegna a sottoscrivere e versare l’aumento di capitale concordato. È necessario allegare alla domanda una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti l’adozione della delibera per l’aumento del capitale sociale, pena l’inammissibilità della richiesta di contributo. Nel caso in cui la PMI non adempia al versamento dell’aumento di capitale, le sarà vietato chiedere la conversione della richiesta in una domanda ordinaria per ottenere il contributo per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green. In tal caso, l’impresa dovrà presentare una nuova domanda.

Erogazione del contributo 

L’erogazione delle quote di contributo nella misura incrementata viene effettuata nelle medesime modalità e tempi previsti dal decreto 22 aprile 2022 ed è subordinata all’avvenuto versamento delle quote dell’aumento di capitale.

Nei casi ove il decreto 22 aprile 2022 preveda l’erogazione del contributo alla PMI in un’unica quota, l’aumento di capitale sociale deve risultare interamente sottoscritto e versato prima della trasmissione della richiesta unica di erogazione.

L’avvenuto versamento delle quote di aumento di capitale nei tempi e nelle modalità previste dal decreto in disamina viene attestato dalla PMI con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Monitoraggio, controlli e ispezioni

In ogni fase del procedimento, il Ministero può effettuare o disporre appositi controlli, sia documentali che tramite ispezioni in loco, finalizzati alla verifica della corretta fruizione delle agevolazioni secondo le modalità ed entro i limiti previsti dal decreto stesso.

Le PMI beneficiarie devono conservare la documentazione contabile relativa al programma di investimento sostenuto col contributo assegnato fino a 10 anni, anche al fine di consentire lo svolgimento delle attività di controllo e le ispezioni in loco.

Fruizione delle agevolazioni

Il Ministero, entro il 1° luglio 2024, con provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese, fornirà le istruzioni necessarie per la fruizione delle agevolazioni.

Col medesimo provvedimento è inoltre individuato il termine iniziale per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi.

 

* Marco Saracino è partner dello studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto. 

venerdì 19 Aprile 2024

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