La nota

Abbaticchio: «Le inchieste giudiziarie non devono spingere all’astensionismo»

Michele Abbaticchio
Michele Abbaticchio ©Avviso Pubblico
L'ex sindaco di Bitonto, in qualità di vicepresidente di Avviso Pubblico, commenta le ripercussioni dell'inchiesta su presunti episodi di corruzione nel settore della sanità regionale
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«Negli ultimi due mesi sono stati sospesi sindaci, consiglieri regionali, ex assessori regionali e attuati diversi arresti domiciliari per dirigenti pubblici. Indipendentemente dall’esito dei procedimenti giudiziari, occorre una rivoluzione comportamentale che tenga lontani sospetti di abusi d’ufficio a fini elettorali, reati economici e corruzione». Lo dichiara in una nota Michele Abbaticchio, ex sindaco di Bitonto e vicepresidente di Avviso Pubblico, commentando l’ennesimo episodio che ha coinvolto il primo cittadino di Otranto Pierpaolo Cariddi, sospeso dal suo incarico dal prefetto di Lecce perché indagato nell’inchiesta su presunti episodi di corruzione nel settore della sanità regionale della Puglia. Insieme a lui due consiglieri comunali, il sindaco di Scorrano Mario Pendinelli, e l’ex senatore ed ex assessore regionale Salvatore Ruggieri.

«Il grande rischio – aggiunge Abbaticchio – è di portare l’elettorato alla totale rassegnazione. Le ultime elezioni amministrative pugliesi hanno fatto registrare ulteriori cali di affluenza. Una rassegnazione che è il concime per la cultura mafiosa e il suo primo comandamento: ovvero, è più affidabile l’organizzazione criminale che quella statale. Avviso Pubblico osserva i gravi episodi recenti che coinvolgono apparati istituzionali a vario livello e prosegue nella ricerca del tessuto sano delle amministrazioni locali per fronteggiare con i fatti quotidiani e le buone prassi questa assoluta emergenza pugliese».

martedì 12 Luglio 2022

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