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Ex consigliere comunale partecipa a concorso dell’ente, Onda Civica: “Regolare?”

La Redazione
Palazzo di Città
Sotto la lente la selezione per due istruttori contabili di categoria C. Secondo la forza politica di centrodestra "la commissione avrebbe dovuto astenersi"
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“Il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di due istruttori contabili di categoria C ha creato un precedente importante per la pubblica amministrazione locale, da cui Onda Civica si dissocia”. Lo scrive la forza politica di centrodestra, nel comunicato che riportiamo di seguito.

 

Al bando – segnala Onda Civica – ha risposto anche un ex consigliere comunale, che, alla scadenza del bando, nonché in itinere delle prove preselettive (quiz) e delle prove orali, come conclusesi, risultava consigliere comunale della maggioranza che faceva capo al sindaco Michele Abbaticchio.

Ed il dubbio è sorto subito: può un amministratore partecipare ad un concorso dello stesso Comune che amministra?

La legge, in realtà, non prevede esclusioni o problemi per il candidato-consigliere, visto che il problema si configurerebbe solo nel momento in cui, superate le prove ed utilmente collocati in graduatoria, l’eventuale vincitore del concorso firmi il contratto (dovrebbe optare per il posto fisso o quello da consigliere).

In realtà, la mancata rielezione, seppur candidato quale consigliere alle elezioni comunali appena conclusesi, pone fine “ab origine” al dubbio metodico.

Ma, certamente, ha creato una riflessione all’interno di Onda Civica sull’opportunità che l’ex consigliere comunale di maggioranza fosse valutato da funzionari e dirigenti coi quali quotidianamente ha dialogato sino alla cessazione della propria carica.

Avremmo preferito che funzionari componenti della commissione si astenessero, aderendo, pertanto, al principio sancito dal Tar Sicilia (sede di Palermo), che con la sentenza numero 2397 del 18 ottobre 2016 ha elencato i casi in cui i membri della commissione hanno l’obbligo di astenersi.

Tra questi viene sottolineata la “grave ragione di convenienza” che deve essere applicata tutte le volte che possa manifestarsi un “sospetto”, consistente, di violazione dei principi di imparzialità, di trasparenza e di parità di trattamento.

Ed un contatto costante tra l’ex consigliere di maggioranza e un funzionario dello stesso Comune può ingenerare imbarazzo. A questo punto, ecco la discontinuità ed il pensiero divergente avrebbero indicato l’opportunità di nominare una commissione di membri esterni all’amministrazione comunale per evitare, anche, e non solo, eventuali ricorsi da parte degli altri candidati.

mercoledì 22 Giugno 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 16:22)

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