Politica

Fer.Live, Sinistra Italiana: «Dov’era nel 2011 chi ora manifesta contro la discarica?»

La Redazione
Il sito individuato da Fer.Live per la discarica di rifiuti speciali
SI Bitonto rivendica la propria battaglia politica e di sensibilizzazione della città contro la realizzazione dell'impianto
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Sinistra Italiana rivendica il proprio impegno politico fin dal 2017 contro la realizzazione della discarica Fer.Live in agro di Bitonto, ricostruisce il complesso iter autorizzativo dell’impianto e fa memoria di alcune prese di posizione incoerenti.

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Di seguito il comunicato stampa di SI Bitonto, che riportiamo integralmente.

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«Nella vicenda Fer.Live siamo stati sempre in prima linea e mai ne abbiamo fatto un alterco di natura politica. La difesa dell’ambiente e la tutela del paesaggio sono uno dei principi cardine della nostra azione politica.

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Nel giugno 2017 siamo stati tra i promotori di una prima mobilitazione dei cittadini di Bitonto. La contrapposizione assunse una definizione politica quando la maggioranza, anziché ascoltare le proposte di Sinistra Italiana, decise di accusarci di creare panico tra la gente e diffondere menzogne. La piazza rappresentò il megafono delle nostre osservazioni! Abbiamo sempre asserito che erano necessarie le revoche in autotutela del giudizio positivo di compatibilità ambientale del dicembre 2011 (VIA) e della relativa proroga del giugno 2017. Merito anche di Sinistra Italiana, dunque, se il consiglio comunale monotematico del gennaio 2018 raggiunse una così ampia partecipazione, mai vista negli ultimi trent’anni.

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Manifestare contro l’autorizzazione ad una discarica, in un territorio già martoriato come il nostro e per giunta in un’area dove si produce il nostro prodotto più prezioso, l’olio di oliva dop, è un diritto ineludibile. Ma quando si scende in piazza occorre indicare contro chi si manifesta! Manifestare contro la realizzazione della discarica è pura astrazione! Sinistra Italiana non ha mai tacciato tizio o caio di responsabilità politica nella vicenda Fer.Live né in passato, né nel presente.

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La nostra attuale contrapposizione è rivolta contro quegli esponenti politici che ora vogliono manifestare contro la realizzazione della discarica, quando invece avrebbero dovuto vigilare sul nostro territorio nel lontano aprile 2011, impedendo il rilascio di un parere ambientale positivo da parte del nostro Comune e il rilascio della VIA positiva nel dicembre dello stesso anno. Ammettere i propri errori è un atto nobile e questo era quello che tutti i cittadini bitontini si aspettavano. E questo vale anche per chi era parte integrante della maggioranza del governo cittadino nel 2017 e ha sempre osteggiato chi allora manifestava in piazza.

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La mobilitazione di piazza del 2017 trovava fondamento nell’assoluta incomprensione delle forze di maggioranza nei nostri riguardi. Eravamo una forza di sinistra appena costituita e non avevamo ancora avuto occasione di manifestare alla cittadinanza la nostra idea di città ecosostenibile, a tutela del nostro paesaggio. Con la nostra intensa attività politica di questi anni, abbiamo offerto contributi di riflessione critica in molti argomenti: discarica Fer.Live, PUMS, DPP, DPRU, Lungo Lama, osservazioni al Deposito nazionale di rifiuti radioattivi e sottopasso di via Santo Spirito, e in taluni casi queste osservazioni si sono tradotte in prese d’atto da parte dell’Amministrazione. Non abbiamo avuto difficoltà, dunque, pur non essendo rappresentati in consiglio comunale, né tantomeno avendo mai sostenuto l’attuale governo cittadino, ad essere ascoltati dai consiglieri di minoranza e maggioranza con cui è stato condiviso il percorso amministrativo adottato in consiglio comunale nel novembre 2021.

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La politica ha il dovere di esercitare un’azione preventiva dei danni causati all’ambiente dalla pressione antropica, nel caso specifico, però, in cui è importante l’azione amministrativa gestionale, occorrono argomentazioni tecnico giuridiche per contrastare la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali. Nel settembre 2021, quando Sinistra Italiana chiedeva la mobilitazione tra le forze politiche, le associazioni e i cittadini, l’invito era funzionale all’individuazione di un percorso amministrativo da intraprendere, per produrre un documento condiviso da inviare agli uffici della Città Metropolitana di Bari per il tramite del sindaco. Quello che è mancato, per l’appunto, è stato proprio il contributo di approfondimento tecnico giuridico ad adiuvandum  a quel documento tecnico prodotto da Sinistra Italiana e condiviso nella seduta di consiglio comunale del novembre 2021. 

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Sinistra Italiana non ha voluto dare enfasi al proprio operato nel rispetto di tutti quei consiglieri di minoranza e maggioranza che hanno partecipato le argomentazioni tecnico amministrative approvate in consiglio comunale. Sinistra Italiana ha supportato, dal punto di vista tecnico, anche l’associazione nazionale ambientalista Italia Nostra che l’8 gennaio 2022 ha depositato un ampio documento da alti contenuti tecnico giuridici che verrà acquisito in sede di conferenza di servizi. La speranza è quella per cui le osservazioni prodotte da Italia Nostra sortiscano gli stessi effetti delle osservazioni prodotte dal WWF Puglia nel lontano giugno 2012, allorché quella relazione permise al Comitato AIA dell’ex Provincia di Bari di rivedere il proprio parere positivo, trasformandolo in negativo.

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Sinistra Italiana deve necessariamente menzionare la sensibilità e la competenza del responsabile del Servizio Territorio del Comune di Bitonto, ingegner Giampiero di Lella, che è stato messo nelle migliori condizioni da parte della Giunta comunale di produrre un parere negativo dagli alti contenuti tecnico amministrativi.

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Ora la conferenza di servizi asincrona. La situazione è complessa, è inutile negarlo: ci sono tre pareri positivi distinti espressi dai Comitati provinciali che, pur non essendo vincolanti per la Città Metropolitana di Bari, tracciano un percorso amministrativo. Italia Nostra ha contrastato i giudizi espressi dai Comitati provinciali, il Comune di Bitonto ha espresso il suo parere negativo vincolante, si confida nei dissensi delle autorità preposte alla tutela ambientale per una conclusione positiva e definitiva della vicenda Fer.Live».

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giovedì 3 Febbraio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:04)

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