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Un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche

La Redazione
Barriere architettoniche
Il Comune chiede indicazioni ai cittadini
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L’amministrazione comunale ha avviato il percorso per la redazione del PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), strumento di pianificazione e programmazione che ha lo scopo di incidere sulla complessiva qualità della mobilità urbana sostenibile, rendendo accessibili e fruibili gli edifici pubblici e gli spazi urbani da parte dei cosiddetti utenti deboli della strada (disabili motori, ipovedenti, non udenti, disabili cognitivi, anziani, bambini, donne in gravidanza).

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Il piano agisce anche sul sistema dei trasporti urbani, prevedendo interventi mirati a scoraggiare l’uso del mezzo privato a favore di un’estesa pedonalizzazione delle aree urbane.

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Una volta adottato dalla Giunta e approvato dal Consiglio comunale, il PEBA dovrà essere presente in tutte le politiche di trasformazione urbana che il Comune intenderà intraprendere. Ha validità decennale ed è suscettibile di aggiornamento e integrazione in base allo stato di realizzazione degli interventi programmati.

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Centrale nel processo di formazione del PEBA è la fase della partecipazione aperta a tutti i cittadini, chiamati ad evidenziare le criticità presenti sul territorio comunale (in centro e nelle aree periferiche), che condizionano negativamente la mobilità pedonale.

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Per facilitare questa fase consultiva, il team tecnico incaricato dall’amministrazione comunale ha predisposto un breve questionario disponibile nella sezione dedicata al PEBA del portale internet comunale, al quale sono chiamati a rispondere liberamente tutti, cittadini e titolari delle varie categorie economiche.

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Le risposte, raccolte in forma anonima, forniranno importanti indicazioni per il censimento delle barriere architettoniche esistenti, l’individuazione di specifiche problematiche e il suggerimento di interventi ritenuti prioritari.

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A seguire da vicino il percorso di formazione del Piano è l’assessora Angela Scolamacchia, che tra le sue deleghe conta quelle all’edilizia e all’inclusione scolastica.

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«Ho cominciato ad occuparmi del PEBA – spiega – perché inizialmente interessata alle barriere architettoniche prospicenti gli edifici scolastici. Poi, però, abbiamo pensato di allargare il discorso: di fatto il PEBA coinvolge tutta la città. Abbiamo, quindi, coinvolto le associazioni, le scuole, i residenti perché è importante per l'elaborazione di un piano realistico e fattibile partire dal coinvolgimento dei cittadini che si spostano prevalentemente a piedi».

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«È fondamentale – aggiunge Scolamacchia – che tutti rispondano al questionario che i tecnici hanno preparato: bastano solo pochi minuti per dare un contributo davvero importante alla progettazione di un PEBA in grado di andare incontro alle reali esigenze dei cittadini».

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sabato 22 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:08)

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