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Discarica Fer.Live, Italia Nostra: “No al progetto, fronti di scavo della cava instabili”

La Redazione
La cava dove Fer.Live vorrebbe impiantare la discarica
Sinistra Italiana Bitonto riporta le osservazioni tecniche dell'associazione rispetto al progetto presentato alla Città Metropolitana di Bari per la VIA
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Un contributo di chiarezza sull’iter autorizzativo della discarica progettata dalla società Fer.Live nelle campagne di Bitonto, in contrada Colaianni, arriva da Sinistra Italiana Bitonto, che riporta le osservazioni dell’associazione nazionale Italia Nostra sezione di Bari, nell’ambito del procedimento Fer.Live in corso alla Città Metropolitana di Bari. Osservazioni che Italia Nostra ha inviato agli uffici preposti.

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Rimarcando il concetto che ancora non è noto se l’autorità competente dell’ente in materia di VIA, abbia o meno ritenuto sostanziali (ai sensi dell’art. 5, co. 1, lett. l-bis del D. Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni e integrazioni) le modifiche apportate al progetto oggetto di giudizio positivo di compatibilità ambientale, Italia Nostra ha evidenziato una serie di criticità escludenti la possibilità di realizzare la discarica in località Colaianni.

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Gli aspetti escludenti sono essenzialmente tre, a cui si aggiungono ulteriori otto criticità afferenti carenze documentali o informazioni che non permetterebbero la definizione di un giudizio positivo circa la localizzazione e la realizzazione della discarica di rifiuti speciali. Le criticità escludenti sono di natura tecnico amministrativa, urbanistica e geologico geotecnica.

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Con la modifica progettuale del 16 novembre 2020, la Fer.Live ha trasformato la discarica mista di rifiuti speciali inorganici e organici in una discarica dedicata ai soli rifiuti organici, elevando la produzione di biogas e percolato. Dunque, 600 tonnellate giornaliere di rifiuti conferibili in discarica diventerebbero solo di natura biodegradabile con incrementi sostanziali di emissioni odorigene. Occorreva – rimarca Italia Nostra – una nuova valutazione dell’impatto ambientale prodotto da tale modifica!

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Il giudizio positivo di compatibilità ambientale rilasciato con la determinazione dirigenziale n. 858 del 30 dicembre 2011 e successivamente confermato con la determinazione dirigenziale n. 3346 del 14 giugno 2017 dalla Città Metropolitana conteneva la prescrizione riguardante il parere urbanistico del Comune di Bitonto, che sia in sede di conferenza di servizi dell’11 dicembre 2012, sia con deliberazione di Giunta comunale n. 48 del 13 marzo 2013, è stato reso negativo ai sensi delle vigenti norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale.

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Nella documentazione depositata agli atti della Città Metropolitana si legge che i fronti di scavo della cava si presentano alterati e in condizioni di incipiente instabilità. Le discariche per rifiuti speciali non pericolosi, per quanto disposto dall’allegato 1 al D. Lgs. n. 36/2003 e successive modificazioni e integrazioni, non vanno ubicate in aree dove i processi geologici superficiali quali frane e instabilità dei pendii potrebbero compromettere l’integrità della discarica.

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“La lotta contro la realizzazione della discarica è ancora lunga, ma con il contributo di tutti riusciremo ad evitare la distruzione di Lama di Macina”: è l’appello di Sinistra Italiana Bitonto.

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martedì 11 Gennaio 2022

(modifica il 4 Luglio 2022, 17:11)

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