Percepivano paghe di 25 euro, in parte in nero, per raccogliere finocchi, cavoli e patate dalle 7 alle 15. Prendevano 5 euro in più se l`orario era prolungato fino alle 19. È la condizione di sfruttamento denunciata da nove lavoratori, uomini e donne tra i 44 e i 23 anni, originari di Pakistan, Senegal, Gambia, Romania e Somalia.
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Due di loro hanno confermato di vivere in "autentici tuguri", come li definiscono i giudici, messi a disposizione dal datore di lavoro. Nell’inchiesta la Procura di Bari ha raccolto testimonianze, intercettazioni e video che "mostrano – si legge negli atti – locali fatiscenti e assolutamente indegni".
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"La torre dove io abito – ha raccontato uno dei braccianti alloggiato in una struttura in muratura all`interno del fondo agricolo dove lavorava a Bitonto – è costituita da una sola stanza senza bagno e senza acqua. Per il bagno usufruisco dei terreni circostanti, mentre per l`acqua vado in bici e riempio bidoni da cinque litri dall’acqua pubblica".
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SE CERCATE UNA FORMA DI AUTENTICA DELINQUENZA NON ANDATE ALTROVE….
MAGARI QUESTI BRACCIANTI SONO DEVOTISSIMI CATTOLICI CHE OGNI DOMENICA SI ACCOSTANO ALL'ALTARE PER RICEVRE LA SS.COMUNIONE.
VERGOGNA!!!!!!
C'E' QUALCHE PARTITO POLTICO SEDICENTE CATTOLICO/CRISTIANO CHE SI INTERESSA DI QUESTO SCEMPIO?
OPPURE QUALCUNO E' CAPACE SOLO DI MOSTRARE ROSARIO E BANDIERA PER METTERSI L'ANIMA A POSTO?.
ALTRO CHE RACCOLTA FIRME PER REFERENDUM COSIDDETTI COSTITUZIONALI…