Il circolo di Rifondazione Comunista di Bitonto non ha dato la sua adesione al comitato cittadino “No all’autonomia regionale differenziata ‘salviamo il sud e la coesione nazionale’”, pur apprezzando lo sforzo di coloro che vogliono contrastare chi vuole l’Italia divisa in due.
“In merito al documento – spiega Dionigi Tafuto, segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Bitonto – la sezione locale del partito esprime la sua amarezza e contrarietà, spiegando il motivo: non si può mettere in piedi un comitato in cui annegare le differenze e senza dare tra l’altro ‘un giudizio negativo sulla sciagurata riforma del 2001 fatta a maggioranza dal centrosinistra esclusa Rifondazione Comunista, per lisciare il pelo alla Lega‘”.
“La comunità bitontina – prosegue Tafuto – deve sapere che Rifondazione Comunista, già dal 20 giugno 2019, ha chiesto di convocare un consiglio comunale in merito al decreto legge che vorrebbe la scissione d’Italia. Il sindaco Abbaticchio ha apprezzato questa iniziativa dimostrando la sua disponibilità nel realizzare questo evento“.
“Ci domandiamo – conclude – come mai le stesse forze politiche presenti nel consiglio comunale di Bitonto non hanno ritenuto opportuno discuterne e pronunciarsi per far valere le ragioni del Sud?“.
La solita storia dei gruppuscoli composti ciascuno da poche persone e che non riescono neppure ad accordarsi fra di loro. Figuriamoci se potranno davvero influire su questa legge. Al massimo si faranno un po' di pubblicità, dando un segnale di (esistenza in) vita.
Rifondazione si sarà chiesta: ” fa più notizia se partecipo o se mi tiro fuori?” . E avrà optato “politicamente” per la seconda.