Centro ricerche

Presentato ieri il convegno “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento”

Marco Lovero
Marco Lovero
Da sinistra Francesca Pietroforte, Marino Pagano e Silvia Altamura
Quattro date per discutere della nostra città e della regione durante gli anni cruciali della storia contemporanea
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Dalla ricerca in ambito storico e artistico e alla divulgazione del sapere. Il Centro ricerche di storia e arte di Bitonto ha presentato durante la mattinata di ieri nella sede della Città metropolitana di Bari il convegno nazionale di studi “Bitonto e la Puglia nella prima metà del Novecento” per far luce su un periodo cruciale della storia locale e nazionale.

A ricordare Francesco Speranza la consigliera metropolitana delegata alla Cultura Francesca Pietroforte: «Il palazzo della città metropolitana di Bari ospita al quarto piano la pinacoteca Corrado Giaquinto che possiede diverse opere dell’artista Francesco Speranza ed è in piedi un progetto che stiamo promuovendo con diverse città della nostra area intitolato “La pinacoteca va in città” nel momento in cui alcuni dipinti dei nostri depositi possano essere esposti anche con dei protocolli d’intesa nei comuni e sarebbe interessante che proprio questo convegno fosse l’occasione per lanciare quest’idea. dolgo sempre l’occasione per far nascere da un appuntamento altri progetti futuri e sono sicura che attraverso il Centro ricerche  possa nascere una una bella e proficua collaborazione con la città di anche della presenza».

A continuare è il presidente del Centro ricerche di storia e arte – Bitonto Marino Pagano: «La nostra è una realtà associativa che sul territorio ha fatto tanto nei campi della ricerca storica e storiografica nelle occasioni similari, cioè convegni in cui si sono chiamati a raccolta i più grandi eminenti studiosi storio del territorio ma anche su scala nazionale. Ci sarà l’attenzione all’arte e all’architettura nelle giornate del 9 e 10  mentre tratteremo temi storico-politici il 2 e 3. Il campo dell’indagine culturale sui territori non può che essere declinata nel senso civico civile come impegno civile. Io insisto sempre sulla dizione di civismo culturale. Questo in effetti è quello che ha sempre fatto il Centro ricerche come presidio culturale sul territorio laddove, oltre alla dimensione necessaria di indagini scientifica sulla storia e sulla storiografia, c’è anche un’attenzione ai temi socio-culturali della città. Non solo il bene culturale come tutela per il bene stesso ma il bene come  un tracciato civico che ci arriva da un passato da tutelare».

A rappresentare il Comune l’assessora Silvia Altamura: «Stiamo portando avanti un collegamento importante tra il mondo della conoscenza, il mondo della cultura e il mondo del welfare. Consapevoli, come riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che la cultura e l’arte, le due anime del Centro, sono strumenti riconosciuti di promozione del benessere delle persone, della socializzazione tra persone e della salute. Con questa consapevolezza portiamo avanti nei progetti di welfare culturale e riteniamo siano una espansiva dell’altra».

Conclude la presentazione il presidente Pagano: «Il Centro Ricerche di Storia e Arte ha saputo confermarsi e rinnovarsi nel tempo. Per il convegno si è fatta urgente la necessità di un approfondimento delle vicende nella metà del secolo scorso ponendo l’attenzione su tutte le branche della cultura e del sapere partendo dai contesti storici e storiografici fino all’espressioni letterarie, artistiche, musicali senza trascurare le questioni antropologiche, sociali, economiche, sociologiche, scientifiche. L’evento si pone l’obiettivo di affrontare la ricerca sui principali ambiti di studio suddivisi in quattro sessioni tematiche. Questo secolo è iniziato con tante speranze per poi scatenare due guerre mondiali e inevitabilmente ci si interrogherà su queste faccende».

martedì 23 Aprile 2024

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