Il centro antiviolenza comunale di Bitonto-Palo del Colle “Io sono Mia”, all’interno del programma antiviolenza Ex-Change della Regione Puglia cofinanziato dall’ambito Bitonto-Palo del Colle, presenta la mostra di arte visiva “Fake Love”, curata dall’aps Anestetico Urbano con la supervisione scientifica dell’aps Io sono Mia ets. Generata dall’esigenza di sensibilizzare il pubblico adolescente sulle complesse tematiche legate alla violenza di genere, “Fake Love” è un progetto che si inaugura con l’istituto tecnico economico Vitale Giordano di Bitonto, che si è reso disponibile come scuola “pilota”. Si tratta della prima mostra di arte visiva itinerante sul tema della dipendenza affettiva e delle relazioni tossiche, molto diffuse anche tra giovanissimi e giovanissime. Attraverso un percorso artistico interattivo, corredato da un questionario anonimo (accessibile attraverso un QR code posto all’inizio del percorso della mostra) realizzato per conoscere da vicino le esperienze di ragazze e ragazzi, la mostra invita gli studenti delle scuole superiori a riflettere sull’amore e a riconoscere i campanelli d’allarme di una relazione tossica.
“Fake Love” è un’esplorazione coinvolgente sulle dinamiche delle relazioni affettive, che si propone di puntare una luce sulle relazioni tossiche, stimolare la consapevolezza e promuovere una cultura di relazioni sane e rispettose. Nel corso di questa mostra interattiva, si attraversano diverse tappe che dovrebbero promuovere la comprensione delle caratteristiche delle relazioni tossiche e la consapevolezza dei campanelli d’allarme che possono disvelarle. Attraverso l’arte e l’interattività, la mostra vuole ispirare cambiamenti positivi nelle dinamiche relazionali, fornendo al pubblico gli strumenti necessari per riconoscere, prevenire e affrontare situazioni dannose. Ogni passo in questa mostra è un invito all’empatia, alla riflessione e all’impegno per costruire relazioni basate sul rispetto reciproco.
“Fake Love” sarà ospitata dal Vitale Giordano fino al 18 maggio e potrà essere fruita da tutta la popolazione studentesca dello stesso istituto. La mostra può essere richiesta da qualsiasi istituto scolastico con una semplice e-mail all’indirizzo iosonomia@outlook.it. La mostra necessita di essere “ospitata” per almeno un mese in modo da poter essere fruita attentamente dal maggior numero di studenti e studentesse che frequentano l’istituto stesso. I dati che verranno raccolti nei questionari resteranno in forma anonima e verranno utilizzati solo per la ricerca sulla violenza di genere. Anestetico Urbano è un’associazione di promozione sociale che, attraverso l’arte visiva, orienta il pubblico verso una comunicazione socialmente responsabile, stimolando il cambiamento sociale e la connessione tra contesti diversi. Mostre di arte visiva ed eventi site-specific prendono vita all’interno del tessuto urbano per tramutarsi in esperienze immersive. Altre volte possono trasformarsi in prodotti tascabili ed estremamente mobili, a portata di tutti i cittadini. Anestetico Urbano crede nel potere dell’arte come strumento per promuovere il dialogo e la sensibilizzazione verso tematiche come il riconoscimento dei diritti per le minoranze e la sostenibilità. Le mostre invitano il pubblico a confrontarsi con temi sociali, anche complessi, e a riflettere su come violenza e discriminazione possano essere contrastate. L’associazione è attiva principalmente in Puglia dove collabora con enti locali, scuole e associazioni per realizzare progetti di arte pubblica e laboratori educativi. L’obiettivo è quello di creare una comunità più consapevole, sensibile e attiva.
Sito web: https://www.anesteticourbano.com/
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L’associazione di promozione sociale “Io sono Mia” si occupa di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne e di violenza di genere. È attiva sul territorio di Bitonto, Palombaio e Mariotto dal 2013 e gestisce il centro antiviolenza omonimo dal 2018. Dal 2022 gestisce anche il centro antiviolenza comunale dell’ambito Bitonto-Palo del Colle. E-mail: iosonomia@outlook.it
Bisognerebbe stare molto attenti – i genitori innanzitutto – a permettere che nelle scuole ci siano iniziative esterne che si prestano a firme di propaganda ideologica.