Dalle frazioni

Incontrare Dio e tornare a fiorire: la storia di Selim, Bukurije e Anita

Annarita Cariello
Annarita Cariello
Bukurije, Selim e Anita durante la presentazione alla comunità diocesana il giorno delle Ceneri
I tre catecumeni mariottani, in cammino di conversione con don Francesco Ardito, riceveranno i sacramenti dell'iniziazione cristiana durante la messa della veglia pasquale
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Ricominciare. Una parola brevissima ma così piena di significati e sfumature. Ri-cominciare, ovvero iniziare di nuovo, immaginare di scrivere un capitolo diverso della propria vita, grazie anche all’aiuto di qualcuno che ti tende la mano e che ti spinge a credere in qualcosa di più grande.

È quello che è successo a Selim, Bukurije e Anita, tre catecumeni di origine albanese ma mariottani d’adozione, che in questi mese stanno svolgendo un cammino di conversione e fede sotto la guida di don Francesco Ardito, parroco della Chiesa Maria Santissima Addolorata di Mariotto, che culminerà nella celebrazione eucaristica della veglia pasquale, durante la quale riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana.

BitontoLive ha intervistato il giovane parroco della frazione, che ha raccontato le storie di questi tre uomini e donne straordinari, che hanno ripreso in mano le proprie vite per dedicarle a Dio.

“Selim Xhaferri e sua moglie Bukurije Xhaferri sono una coppia proveniente da Durazzo, in Albania centrale. Si sono sposati con rito civile nel 1994 quando la situazione lì era intrisa da disordini politici e c’erano molti divieti tra cui la libertà religiosa”, racconta don Francesco.

E continua: “Selim con degli amici, dopo una mattinata di scontri in città, decide di salpare per l’Italia e arriva a Bari, dove trova subito accoglienza in un centro per profughi. Un anno dopo conosce casualmente una famiglia di Mariotto che lo prende con sè a lavorare nel suo agriturismo. Riesce quindi a portare in Italia anche sua moglie, che inizia a lavorare con lui, e poi nasce la loro unica figlia Nicoletta, che frequenta regolarmente la scuola e la parrocchia dove riceve regolarmente i sacramenti di iniziazione cristiana. Ed è proprio grazie a questa frequentazione che Selim e Bukurije desiderano giorno dopo giorno di diventare anche loro cristiani e ricevere il battesimo, la cresima e la comunione”.

I due coniugi sperimentano il “deserto” della fede e iniziano a provare un grande desiderio di conoscere quel Dio che la loro figlia frequenta e ama, ma non riescono a trovare un catechista che riesca, con la preparazione e la disponibilità, ad accompagnarli nel loro percorso di conversione e fede. Grazie al matrimonio di Nicoletta, celebrato in Chiesa da don Francesco, Selim e Bukurije ricevono dal parroco quell’aiuto di cui avevano bisogno e iniziano il loro cammino catecumenale, che li porterà a diventare, la notte di Pasqua, nuovi cristiani con i loro nuovi nomi con i quali saranno battezzati: Samuele e Beatrice.

“La terza catecumena è Anita Dauti, anche lei di origini albanesi, sposata civilmente con Leon e madre di Tony e Ana. Arrivano in Italia in condizioni di povertà estrema e Anita dall’inizio si rimbocca le maniche per portare cibo e soldi alla famiglia, anche lavorando con gli anziani”, racconta don Francesco.

“Di lei mi ha colpito la dolcezza con la quale ha raccontato del suo rapporto con le suore di Mariotto e l’ex parroco padre Aldo – confessa Ardito – che si prendono cura di lei e le dedicano cure e attenzioni. Tutto questo inizia a fare nascere nel suo cuore la voglia di conoscere quel Dio di cui le suore e il prete le parlano continuamente, così decidere di accompagnare i figli al catechismo e di assistere alla loro iniziazione cristiana. Grazie all’incontro con la compaesana Bukurije, Anita mi ha chiesto di diventare anche lei cristiana, testimoniando questo desiderio come una voglia di rinascita interiore”.

Don Francesco, dunque, spiega che i tre catecumeni durante questo periodo di quaresima vivranno, di domenica in domenica, un percorso liturgico e pedagogico che li porterà a ricevere il Credo e il Padre Nostro e a vivere gli scrutini, preghiere che servono a purificare la mente e il cuore, a fortificare contro le tentazioni, a rettificare le intenzioni e a stimolare la volontà verso una più intima adesione a Cristo e verso un sempre più fermo impegno nell’amore di Dio da parte dei catecumeni. La domenica delle Palme riconsegneranno il Credo e riceveranno l’unzione con l’olio dei catecumeni, per essere fortificati nella lotta contro il male. Saranno così pronti a ricevere durante la veglia pasquale in Cattedrale a Bari dall’arcivescovo Giuseppe Satriano i sacramenti dell’iniziazione cristiana.

“La storia di Selim, Bukurije e Anita dimostra come l’uomo di oggi sia ancora affamato di amore e speranza e solo Gesù può colmare questo desiderio profondo. Questi nostri fratelli possono aiutare noi a riscoprire la preziosità della nostra fede, che noi invece rischiamo di vivere in maniera abitudinaria e scontata. Loro sono innamorati di un Cristo che finalmente possono incontrare nei sacramenti e nella Chiesa e possono riaccendere in noi un amore che forse rischia di soffocare sotto la cenere della fretta e della distrazione. Il tempo di Quaresima serve proprio a questo: a spezzare la monotonia per ritagliarsi un tempo ed uno spazio di silenzio, di ascolto e di preghiera, perché in ciascuno possa riaccendersi la consapevolezza di essere amati e chiamati a costruire un mondo nuovo, più giusto e solidale”, conclude don Francesco.

 

domenica 25 Febbraio 2024

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