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Carnevale di Palombaio, ecco come nascono i carri allegorici
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Carnevale di Palombaio: ecco dove nascono i pupazzi di cartapesta per i carri allegorici

Tommaso Cataldi
Tommaso Cataldi
Abbiamo fatto visita al "laboratorio" dove fervono i preparativi in vista della sfilata di domenica 11 febbraio
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Non appena si scende la rampa che conduce ai locali dell’oratorio, comincia a sentirsi il vociare di gente operosa intenta a dipingere, assemblare, sistemare, assieme all’odore di colla vinilica e colori acrilici. Come tante formichine operaie, i volontari dell’oratorio San Gaspare Bertoni Anspi di Palombaio e della parrocchia Maria Santissima Immacolata hanno “occupato” da circa un mese – subito dopo l’evento conclusivo del presepe vivente – l’auditorium parrocchiale, trasformandolo in laboratorio di costruzione dei carri allegorici per la sfilata di carnevale di domenica 11 febbraio. Una Putignano in miniatura.

Il pavimento è ricoperto da un enorme telone di plastica fissato al suolo con un perimetro di carta gommata. Sopra si scorgono banchi, tavoli, sedie: tutto ciò che è stato possibile recuperare per adibirlo a sostegno delle strutture che andranno a comporre i carri. E poi secchi di colori, pennelli e sagome tridimensionali ancora bianche, in attesa di essere dipinte. Qualcosa si può intuire.

“Mancano solo quattro giorni alla sfilata e ormai il grosso del lavoro è stato fatto”, ci racconta Carmela Lonardelli, vice presidente dell’associazione Anspi. È in atto la fase di pitturazione dei cosiddetti “pupazzi”, con la sistemazione degli ultimi ritocchi. Quindi le strutture verranno spostate e saldamente fissate sui pianali che occupano lo spazio esterno del giardino parrocchiale, per essere poi trainati dai trattori lungo le strade della frazione durante la sfilata.

Come ogni anno, può considerarsi un lavoro importante quello che i volontari stanno compiendo. Una corsa contro il tempo cominciata il 15 gennaio scorso, all’indomani dell’arrivo dei re magi per essere pronti in meno di un mese per l’ultima domenica di carnevale. L’obiettivo, rispettato, è continuare a proporre una manifestazione che è tornata in auge da dieci anni a questa parte (dodici, se consideriamo i due anni di stop a causa della pandemia) e che fa parte della tradizione di Palombaio. La prima sfilata di carnevale risale infatti agli anni Ottanta, anche in quel caso ad opera di volontari della parrocchia, con la costruzione e la “messa in scena” di pupazzi rappresentanti principalmente di tematiche a base di satira politica. Quest’anno invece i carri allegorici avranno le sembianze di personaggi della fantasia e dei film di animazione Disney. Riusciamo a carpire solo queste piccole informazioni ma il riserbo ovviamente è d’obbligo, bisogna attendere domenica per scoprire di cosa si tratta.

E non è finita qui. Perché in una delle stanze adibite ad aula di catechismo alcune signore sono alle prese con abiti, stoffe e macchina da cucire per creare i vestiti che formeranno i gruppi mascherati. Ci confidano che sono necessarie fantasia, pazienza e creatività, oltre a tanto tempo da impiegare affinché ogni dettaglio sia al posto giusto. E infatti le signore sono le ultime che lasciano i locali della parrocchia, sono loro a spegnere le luci e a chiudere il portone. Ma assicurano che alla fine il risultato le ripagherà dei tanti sforzi: domenica prossima sarà un effluvio di colori e allegria contagiosa.

La kermesse di carnevale è stata supportata dall’amministrazione comunale che, tramite il delegato sindaco di Palombaio Emanuele Avellis, ha scelto ancora una volta di valorizzare le peculiarità della frazione. “Fin dal nostro esordio, abbiamo avuto l’obiettivo di rendere omogenea la cittadinanza – afferma a BitontoLive il consigliere comunale – che sia di Bitonto o delle frazioni, cercando di evitare o compensare la sensazione di isolazionismo che spesso pervade i cittadini delle frazioni. Di più, volendo affermare che non importa dove si risieda, le buone occasioni di partecipare ad eventi di ampio respiro possono essere realizzate ovunque”.

“Trattandosi di un fenomeno sociale, perché non pensare di replicare i festeggiamenti anche a Bitonto e, su Bitonto, perché non continuare a valorizzare ancora di più la sua frazione che si è mostrata più dinamica e collaborativa nella organizzazione degli eventi?”, è la domanda che si pone Avellis. In effetti per il primo anno ci sono tre date per i festeggiamenti di carnevale: domenica 4 febbraio è toccato a Mariotto, la prossima domenica sarà la volta di Palombaio e martedì 13 febbraio si concluderà a Bitonto, prima di cambiare totalmente registro ed entrare nel periodo di Quaresima.

mercoledì 7 Febbraio 2024

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