La riflessione

Il modello di formazione degli insegnanti, secondo Michele Giorgio

Michele Giorgio
Michele Giorgio
“La preparazione con cui i docenti arrivano alla scuola è inadeguata”: questa l’analisi del professore, già preside del liceo Galilei di Bitonto
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Un contributo importante al dibattito sulla scuola e sulla formazione dei docenti arriva dal professor Michele Giorgio, per 21 anni preside del liceo Galilei di Bitonto. Riportiamo di seguito la sua lettera, pubblicata ieri sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno.

 

Etimologicamente insegnare vuol dire lasciare un segno.

Ognuno di noi conserva, verso alcuni insegnanti, segni particolari di affetto. Gli insegnanti da sempre sono considerati colonne portanti della scuola. A loro è affidato il futuro del paese. Purtroppo, bisogna constatare che la preparazione con cui gli insegnanti arrivano alla scuola è inadeguata. Il problema è alla base della loro formazione accademica. Occorre, allora, rivedere l’impianto formativo universitario, fornendo a chi vuole insegnare gli strumenti del mestiere: il sapere, il saper essere, il saper fare. Dunque, un percorso universitario dovrà assicurare non solo il sapere riguardante la disciplina di insegnamento, ma anche gli strumenti che abilitano al sapere essere e al saper fare l’insegnante. Tali strumenti vengono forniti attraverso una puntuale conoscenza della psicologia, della pedagogia e della didattica. Discipline, queste, che aiuteranno il candidato a qualificarsi per esercitare la professione, ad intercettare i bisogni degli studenti e a trovare gli strumenti adeguati a giudicarli equamente.

Alla fine del percorso universitario, i candidati all’insegnamento usciranno con una ricca dotazione di strumenti che li renderanno idonei a garantire un efficace servizio educativo e a soddisfare le legittime aspettative degli studenti.

sabato 27 Gennaio 2024

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