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“La pozzanghera illusa d’essere cielo”: nel racconto di Chiara Cannito l’antidoto alla vanità

Mariella Vitucci
Mariella Vitucci
"La pozzanghera illusa d'essere cielo" (illustrazione di Elisa Cesari)
"La pozzanghera illusa d'essere cielo" (illustrazione di Elisa Cesari)
Il libro per bambini, illustrato da Elisa Cesari e fresco di stampa per Giazira scritture, insegna ad aprirsi al mondo per accettare se stessi e gli altri
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Insieme si va più lontano, e col passare del tempo si diventa anche più luminosi e vitali. Da soli, invece, si è destinati a dissolversi lentamente come la protagonista dell’ultimo libro di Chiara Cannito, “La pozzanghera illusa d’essere cielo”. Un racconto pensato per i bambini e illustrato da Elisa Cesari, fresco di stampa per Giazira scritture, piccola casa editrice pugliese nata nel 2012 con l’obiettivo di fare dei suoi libri una bussola di vita, una chiave di riflessione sull’attualità.

Il libro consegna a piccoli e grandi un messaggio importante: aprirsi agli incontri e alla curiosità, esplorare il mondo e amarlo così com’è, per imparare ad accettarsi e ad accettare gli altri. L’ispirazione – racconta a BitontoLive la vulcanica scrittrice e manager culturale bitontina, socia fondatrice e presidente della cooperativa sociale Ulixes – è arrivata guardando alcuni bambini giocare con le pozzanghere. Un gioco divertente e “proibito”, che da vent’anni ha fatto la fortuna del cartone animato inglese Peppa Pig, la maialina che non perde occasione per saltare nelle pozzanghere con le sue galosce gialle.

I disegni di Elisa Cesari s’intersecano a frammenti di scatti fotografici e motivi grafici, integrandosi alla scrittura lieve e poetica di Chiara Cannito che, con “leggerezza pensosa”, invita a leggere tra le righe per cercare il senso profondo della storia. È lei stessa a riassumerlo: «Siamo parte di un tutto, l’attenzione all’altro e la gentilezza sono il solo antidoto al ripiegamento su noi stessi».

«La pozzanghera presuntuosa, paradigma di vanità ed egoismo – spiega – è la metafora che ho scelto per parlare ai bambini e alle bambine. Accompagna il nostro immaginario fin da piccoli: lo specchio di Biancaneve, lo stagno di Narciso, lo smartphone che ci mette in connessione con il mondo ma ci isola allo stesso tempo… Rispecchiarsi e riflettersi, termini semanticamente evocativi».

La pozzanghera non sa di essere tale, finché una bambina non la riconosce chiamandola per nome. Nella pozzanghera, parola quasi dispregiativa, la bambina è capace di vedere il cielo, la bellezza. Nel tempo la pozzanghera incontra persone, animali, elementi della natura. L’incontro è la chiave del racconto: attraverso lo sguardo dell’altro si svela la deriva verso il narcisismo e la chiusura all’altro, percepito come minaccia. L’epilogo è segnato: il dissolvimento. «Può apparire duro per i bambini – riflette l’autrice – perché oggi noi vogliamo proteggerli dall’idea della morte, quando invece devono essere accompagnati verso l’accettazione di ciò che è ineluttabile. Il finale è ispirato alla storia “L’anatra, la morte e il tulipano” di Wolf Erlbruch. un libro poetico che affronta il tema in maniera delicata. Ricordo che lo lessi alle mie nipoti Gaia e Miriam quando persi mio padre, quattro anni fa. Fu un modo dolce per far accettare loro la scomparsa del nonno».  

La pozzanghera è la metafora per ragionare sulla deriva solipsistica dei social, ma anche per dare importanza all’incontro con l’altro e al vero senso della bellezza. Compito arduo, spiegare tutto questo ai bambini. «In effetti è stata una sfida – confessa Chiara Cannito – perché per entrare nel loro mondo bisogna indossare i loro “occhiali”, parlare il loro linguaggio. La scrittura e la storia sono piaciute subito all’editore Cristiano Marti. È molto selettivo, pubblica pochissimi libri all’anno, per lo più saggi e racconti per l’infanzia. È educatore in una casa famiglia e sottopone le proposte editoriali ai suoi ragazzi. Se il libro piace a loro, allora funziona».
Condividere i propri talenti dà senso alla vita: questo l’insegnamento. La pozzanghera illusa d’essere cielo si prosciuga invece nella sua vanità, fino a sparire. Nessuno si ricorderà più di lei. «La condanna peggiore, la scomparsa senza ricordo, la damnatio memoriae» è il monito dell’autrice.

 

La pozzanghera illusa d’essere cielo

Autrice: Chiara Cannito

Illustrazioni: Elisa Cesari

Collana: Le Albe

Pagine: 46

Prezzo: 13,90 euro

Data di uscita:  4 gennaio 2024

Contattati: Dino Cassone ufficiostampa@giazira.it

giovedì 11 Gennaio 2024

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