Varcare il cancello e percorrere nuovamente il viale di ingresso dopo anni è stata un’emozione non di poco conto per un ragazzo che da adolescente ci ha giocato praticamente ogni settimana.
L’inaugurazione del campetto comunale di Palombaio è solo la parte finale di una storia lunga e travagliata che, dopo i lavori di rifacimento del manto erboso e degli spogliatoi, dà nuova vita ad una struttura che sarà al servizio della popolazione, giovane e meno giovane, istituendosi a baluardo di socialità e aggregazione. Nel 2013 il campetto veniva definitivamente chiuso dopo una lunga serie di atti vandalici subiti che avevano danneggiato il manto erboso rendendolo non più praticabile e distrutto le stanze che ospitavano gli spogliatoi. Una struttura praticamente inagibile. Sin da subito BitontoLive aveva seguito la vicenda contribuendo a non farla cadere nel dimenticatoio e ci son volute ben tre amministrazioni comuni e circa 130 mila euro rimetterla a nuovo. La svolta si è avuta con l’Abbaticchio-bis quando furono finalmente stanziati i fondi per la riqualificazione del campetto e si è poi ottenuto il progetto esecutivo, realizzato nelle scorse settimane, dopo che la giunta Ricci avesse anche approvato una variante al progetto iniziale.
La corsa liberatoria in campo di tanti bambini e ragazzi, dopo il taglio del nastro, ha simboleggiato la rinascita della struttura, la rinascita di Palombaio. Erano lì, coi loro genitori, ad attendere impazienti di poter finalmente scorrazzare su quell’erba verde, troppo invitante ai loro occhi. «Lo sport e la religione sono molto amici e per entrambi c’è bisogno di grande allenamento – sono state le parole di padre Fulvio Procino, al momento della benedizione –. Lo sport richiede sacrificio, così come la religione. Non basta il talento, bisogna educarlo, così come è importante lo spirito di gruppo perché nessuno si salva da solo».
Socialità. Condivisione. Sono gli stessi princìpi pronunciati dal sindaco Francesco Paolo Ricci e dal delegato sindaco di Palombaio Emanuele Avellis, prima di riconsegnare la struttura alla comunità palmarista e subito dopo aver ringraziato tutti coloro che, anche nella vecchia amministrazione comunale, hanno contribuito alla causa. «Il campo sarà punto di riferimento di un’intera comunità e dei giovani, i cui bisogni di socialità sono all’attenzione di tutti noi. Sarà una struttura dal grande valore sociale ed educativo in una frazione che mai deve essere periferia bensì luogo di incontro, condivisione, inclusione, integrazione e crescita umana», il commento di Avellis.
Sport e aggregazione: un connubio vincente che non potrà fare che bene alla comunità di Palombaio.