Misura Beni strumentali

Nuova Sabatini: stanziati 50 milioni

Marco Saracino *
Marco Saracino *
Nuova Sabatini
Nuova Sabatini
L'agevolazione sostiene gli investimenti per l’acquisto (o acquisto in leasing) di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
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Il 18 ottobre 2023 il Consiglio dei ministri ha varato il cosiddetto decreto Anticipi (dl 145/2023), collegato alla legge di Bilancio 2024, che assegna alla misura Nuova Sabatini una dote di 50 milioni di euro, in modo da garantirne l’operatività per tutto il 2023.

Il rifinanziamento di 50 milioni di euro è in realtà un’anticipazione, in quanto la Nuova Sabatini sarà successivamente finanziata dalla legge di bilancio per il 2024.

Che cos’è la Nuova Sabatini?

Istituita nel 2013, la misura Beni strumentali “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy volta a semplificare l’accesso al credito per le imprese e a potenziare la competitività del nostro sistema produttivo nazionale.

L’agevolazione sostiene gli investimenti per l’acquisto (o acquisto in leasing) di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

I beni devono essere nuovi e soddisfare determinati requisiti:

  • l’autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
  • la correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Chi può beneficiarne?

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non siano in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrino tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovino in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o una unità locale in Italia.

Sono ammessi tutti i settori produttivi (inclusi agricoltura e pesca) ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

Quali sono le agevolazioni?

Le agevolazioni consistono nella concessione, da parte di banche e intermediari finanziari convenzionati, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sugli stessi finanziamenti.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing) che, a sua volta, può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.

Il finanziamento, inoltre, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575% per gli investimenti green.

Investimenti 4.0

I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e successive modificazioni.

Investimenti green

Per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, la legge di bilancio 2020 (L. 160/2019) ha disposto l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.

In particolare, la Nuova Sabatini si concentra su “investimenti green” legati all’acquisto di beni strumentali all’interno di programmi mirati a potenziare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Come richiederla?

Il processo di ottenimento di finanziamenti e contributi ministeriali si articola in diverse fasi:

  • presentazione della domanda: la PMI presenta la richiesta di finanziamento, insieme alla domanda, per ottenere il contributo ministeriale. Nella domanda l’impresa attesta di possedere i requisiti richiesti e che gli investimenti sono conformi alle norme vigenti;
  • verifica della documentazione: la banca verifica la correttezza formale e la completezza dei documenti forniti dalla PMI. La banca, inoltre, verifica se l’impresa soddisfa i requisiti soggettivi relativi alla dimensione dell’impresa;
  • trasmissione della richiesta al Ministero: dopo aver ricevuto le domande, la banca inoltra al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse del contributo per conto delle PMI che soddisfano i requisiti;
  • decisione del Ministero: il Ministero comunica all’impresa beneficiaria e alla sua banca o intermediario finanziario l’importo degli investimenti ammissibili, le agevolazioni concesse e il piano di erogazione;
  • erogazione del finanziamento: la banca si impegna a concedere il finanziamento alla PMI. Nel caso in cui l’importo del finanziamento non superi i 200.000,00 euro, il finanziamento è erogato in un’unica soluzione. Altrimenti, l’erogazione avviene secondo un piano temporale specificato nel provvedimento di concessione del contributo ministeriale;
  • richiesta di erogazione del contributo: dopo aver completato gli investimenti e aver saldato i beni oggetto dell’investimento, la PMI compila una richiesta di erogazione del contributo in formato digitale (modulo RU);
  • erogazione del contributo ministeriale: il contributo ministeriale viene erogato in quote annuali secondo il piano temporale stabilito nel provvedimento di concessione. Questo processo si completa entro il sesto anno dalla data di completamento dell’investimento.

 

* Marco Saracino è partner dello Studio Saracino in via Piave 47 a Bitonto

 

venerdì 27 Ottobre 2023

(modifica il 1 Novembre 2023, 5:29)

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