Fede e tradizione

Festa Santi Medici: i volti e le emozioni dei momenti finali

Marco Lovero
Marco Lovero
Rientro dei Santi Medici 2023
Rientro dei Santi Medici 2023
Ieri in diretta Facebook il rientro delle sacre immagini in basilica e la messa sul sagrato, presieduta dall'arcivescovo Satriano
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Un appuntamento che da sempre, la terza domenica di ottobre, coinvolge tutta Bitonto. Un intreccio di devozione e tradizioni. La festa dedicata ai Santi Medici è il momento in cui la comunità bitontina si ritrova unita ed apre le braccia ai forestieri che si affidano ai santi Cosma e Damiano.

La processione delle statue, lunga dodici ore, culmina con la messa solenne sul sagrato della basilica. I momenti finali di questo rito collettivo sono stati raccontati ieri, a partire dalle 19.30, nella diretta realizzata da Go Streaming e trasmessa in streaming sulle pagine facebook della Fondazione Santi Medici, di BitontoLive e di altri media locali, e in tv da TRM.

Il racconto è stato affidato al coordinatore della diretta Francesco Cambione, alla giornalista Mariella Vitucci e a Nicola Lavacca per Radio00. Ospiti l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano, don Nicola Tatulli per il commento liturgico della celebrazione, il sindaco Francesco Paolo Ricci e il consigliere comunale Domenico Damascelli. La fotografa Anna Verriello ed alcuni fedeli hanno dato testimonianza del profondo legame spirituale con i Santi Medici.

Una diretta realizzata per essere gli occhi di chi non poteva essere fisicamente presente in piazza XXVI Maggio. I malati, gli anziani, gli emigrati bitontini…

Nei volti della folla, storie di sofferenza del corpo e dello spirito, storie di un’umanità dolente che in Cosma e Damiano ripone la sua speranza di guarigione. Mentre la processione attraversa la città e la cera ne segna il passaggio, impossibile ignorare chi, in segno di riconoscenza ai santi per la grazia ricevuta, sceglie di vivere la propria fede con umiltà, scalzo e ricoperto di cera colante.

Tanti, tantissimi i “forestieri”. Un fedele, bitontino trapiantato a Molfetta, confessa: «Per motivi personali non vado spesso in chiesa. Ma per i Santi Medici faccio un’eccezione. È una questione di “bitontinità”».

«A causa di una grazia ricevuta – racconta un altro fedele, visibilmente emozionato – sarò sempre devoto e grato ai santi Cosma e Damiano. Durante la gravidanza mia moglie stava rischiando di perdere il bambino. Abbiamo pregato giorno e notte e sperato tanto… alla fine, con la loro intercessione, il miracolo è arrivato».

La festa dei Santi Medici va oltre la fede: è patrimonio immateriale della città, che porta con sé cultura e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Patrimonio che si riflette negli eventi dell’Ottobre Mediceo organizzato dall’amministrazione comunale, in cui spicca la mostra di Ex Voto al Torrione angioino fino al 31 ottobre.

«Vengo ogni anno qui in piazza XXVI Maggio al rientro delle statue, certamente per fede ma prima di tutto per tradizione – ci racconta un anziano fedele – ormai è un’abitudine che la mia famiglia si porta dietro da tre generazioni. In tutti questi anni molte cose sono cambiate e se ripenso al passato un po’ di nostalgia c’è… però la festa rimane. Ormai io sono vecchio e non so per quanti altri anni ancora seguirò i Santi Medici. Adesso tocca ai giovani».

lunedì 16 Ottobre 2023

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Andrea
Andrea
6 mesi fa

Bella ipocrisia,poi per un anno intero la
maggior parte di questa folla non entra in chiesa neanche se ci sono tutte le porte spalancate .

press di green button
press di green button
6 mesi fa

«Vengo ogni anno qui in piazza XXVI Maggio al rientro delle statue, certamente per fede ma prima di tutto per tradizione – ci racconta un anziano fedele …” MAMMA MIA CHE CONSIDERAZIONE LAPIDARIA. insomma viene per la gita