“Come avevamo preannunciato, il 7 settembre 2023 era l’ultima data utile per la presentazione delle osservazioni da parte dei portatori d’interesse nel procedimento PAUR (provvedimento autorizzatorio unico regionale) presso la Regione Puglia, proposto dalla società Fer.Live. Le associazioni Italia Nostra e Fare Verde Bitonto, che da tempo sono impegnate in quella che è diventata una ultradecennale battaglia contro il probabile insediamento di una discarica in agro di Bitonto, non si sono fatte trovare impreparate e si sono viste costrette ad impugnare la penna ed a mettere per iscritto le proprie distinte osservazioni, così come hanno già fatto in passato in altri procedimenti amministrativi ed in quelli giudiziari, tuttora pendenti”. Lo scrivono in una nota congiunta i referenti di Fare Verde Bitonto, Beppe Cazzolla, e Italia Nostra Bitonto, Domenico Masciale.
Le puntuali e pertinenti osservazioni, consultabili sul portale della Regione Puglia a questo indirizzo http://sit.puglia.it/portal/VIA/Elenchi/Procedure+VIA – spiega la nota – hanno toccato diversi punti e sollevato alcune criticità non solo verso la proposta di introduzione di nuove tipologie di rifiuti da smaltire, ma anche nei confronti della stessa validità degli atti che hanno portato la Città Metropolitana ad esprimersi con parere favorevole nel procedimento di rilascio dell’AIA. Fra le tante argomentazioni, citiamo, innanzitutto, la non validità della compatibilità paesaggistica, documento necessario per la legittimità della VIA (Valutazione d’impatto ambientale), per finire a considerazioni di tutela dell’ambiente e della produzione di olio Dop tipico del nostro territorio, senza dimenticare la sistematica violazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione, così come riformati.
“Ora si attende la data che verrà indicata per la conferenza di servizi in Regione Puglia dove, ancora una volta – assicurano i referenti di Fare Verde Bitonto e Italia Nostra Bitonto – affiancheremo l’amministrazione Comunale per dare voce ai cittadini bitontini e, soprattutto alle generazioni future che non meriteranno di vivere in un ambiente malato”.