Mercoledì 13 settembre, alle 19.30, nel santuario dei Santi Medici sarà presentato il libro “La Basilica dei Santi Medici a Bitonto, Santuario di Fede e di Prossimità” del professor Nicola Pice (Quorum Edizioni).
Interverranno per i saluti la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, il parroco-rettore don Gaetano Coviello e il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci.
Relatori Marcello Marin, professore emerito di Letteratura cristiana antica all’Università di Foggia (sul tema “Comunità ecclesiale e santi nei Discorsi di Agostino di Ippona”); il professor Nicola Pice, autore del libro “La Basilica dei Santi Medici a Bitonto”; don Francesco Mancini, delegato diocesano per la Liturgia (“Il significato liturgico del Santuario di Bitonto”).
Concluderà la presentazione l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano.
IL LIBRO
La storia del culto dei Santi Medici a Bitonto, l’edificazione del Santuario loro dedicato, la descrizione delle opere d’arte, la rassegna delle tante iniziative che esprimono l’attività caritatevole e sociale del Santuario stesso costituiscono i contenuti principali di questa monografia. La storia dei miracoli di guarigione dovuti all’intercessione dei Santi Medici è ripercorsa attraverso l’esame delle documentazioni ufficiali, delle tradizioni e narrazioni individuali, delle tavolette votive dipinte, che illuminano la vita quotidiana e la struggente storia di una umanità dolente, e in parallelo attraverso il sentimento religioso e devozionale che esplode nella terza domenica di ottobre. Il luogo esterno del Santuario si fa luogo della santità reificata grazie al complesso delle opere di carità cristiana realizzate nel tempo. Il Santuario dei Santi Medici è luogo di culto e di pellegrinaggio, luogo del cammino e dell’incontro, luogo capace di parlare al cuore dell’uomo contemporaneo.
Sulle opere di carità ovviamente solo applausi ma sull’architettura post-conciliare della Basilica ci sarebbe da dire più di qualcosa. Il paragone con la bellezza delle antiche chiese del centro storico è impietoso