Il ponte sulla strada provinciale 231, in direzione Terlizzi, che ha la funzione di intersecarsi con la poligonale di Bitonto vede finalmente la luce in fondo al tunnel. È proprio il caso di dirlo.
L’opera incompiuta – cominciata nel 2011 e, a causa di varie vicissitudini, mai terminata – ha ottenuto la copertura finanziaria da parte della Città metropolitana di Bari, considerato l’aumento dei prezzi e i nuovi listini entrati in vigore nel 2023, per un totale di circa 5 milioni di euro. Il Comune di Bitonto assicurerà, secondo accordi prefissati, una cifra di circa il 21,54%. Nei prossimi giorni infatti il consiglio metropolitano andrà a ratificare la variazione di bilancio e il conseguente inserimento dell’opera nel piano triennale 2023-2025 dei lavori pubblici, sempre a livello metropolitano. Quindi sarà la volta dell’indizione della gara d’appalto per individuare la ditta incaricata dei lavori.
La situazione si è sbloccata dopo che il sindaco metropolitano Antonio Decaro ha firmato una delibera d’urgenza per l’approvazione del progetto esecutivo. Il nuovo prezzario regionale delle opere pubbliche aveva fatto lievitare l’importo complessivo dei lavori di circa 880 mila euro. Conferme sulla imminente variazione di bilancio arrivano dalla consigliera metropolitana Elisabetta Vaccarella, in quota Pd, e delegata alla viabilità.
Il cantiere è stato bloccato in questi anni a più riprese per problemi legati alle vicende societarie delle imprese appaltatrici, culminando a febbraio 2021 nella risoluzione del contratto di appalto. Numerose sono le state le segnalazioni e le denunce, anche a livello nazionale con un servizio andato in onda sul programma satirico “Striscia la notizia”. Poi con l’amministrazione Ricci, insediatasi nel giugno 2022, sono riprese le interlocuzioni tra Comune e Città metropolitana. E adesso la svolta.
Ci sono novità anche per la provinciale 89 che collega Bitonto alle frazioni di Palombaio e Mariotto, abbastanza trafficata e sede di numerosi incidenti. Con i 28 milioni di euro stanziati dalla Città metropolitana per il rifacimento di alcune arterie stradali sarà possibile mettere in sicurezza circa due chilometri, nei punti più nevralgici. Anche in questo caso pesa l’aumento del prezzario regionale. E per gli impianti di illuminazione pubblica, non funzionanti ormai da anni a causa dei ripetuti furti, i tecnici stanno pensando di installare dei cavi in alluminio in sostituzione del rame, un materiale meno “appetibile” ma ugualmente funzionale.