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Grande festa per i 60 anni della parrocchia Santi Medici

60esimo anniversario della parrocchia Santi Medici
60esimo anniversario della parrocchia Santi Medici
Lo scorso 31 maggio si è tenuta la celebrazione eucaristica, presieduta dall'arcivescovo emerito Cacucci
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La parrocchia dei Santi Medici Cosma e Damiano è nata per volontà e felice intuizione del vescovo monsignor Aurelio Marena il 31 maggio 1963, con una solenne celebrazione liturgica. Il Bollettino Diocesano pubblicava nel 1963 le parole del vescovo: “Consegno la Parrocchia dei Santi Medici Cosma e Damiano alla città di Bitonto e alla diocesi. Perché tutti possano venire ad impetrare le grazie ed i favori per le proprie famiglie, per le proprie case, e qui si prostreranno nella preghiera e si purificheranno nei Sacramenti”.

Quest’anno ricorre il 60esimo anniversario di istituzione della parrocchia e per l’occasione mercoledì 31 maggio alle 19,30 monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, ha presieduto la liturgia eucaristica, insieme a monsignor Domenico Ciavarella, già vicario generale, don Gaetano Coviello, parroco-rettore, don Tommaso Genchi, vicario parrocchiale, don Angelo Garofalo, vicario episcopale scuola e cultura, i sacerdoti che hanno svolto attività pastorale nella parrocchia e il diacono don Roberto Grilletti. La Messa è stata animata dal coro parrocchiale e trasmessa in diretta streaming su Facebook della Parrocchia-Santuario.

Sessant’anni sono un bel pezzo di storia parrocchiale certamente da ricordare con gratitudine da parte di vescovi e parroci che si sono succeduti nelle molteplici attività pastorali. Le relative notizie storiche e pastorali sono riportate nel pregevole volume “Il carisma del vescovo mons. Aurelio Marena (1950-1978) nella Basilica Pontificia dei Santi Medici Cosma e Damiano”, con presentazione del già parroco-rettore monsignor Vito Piccinonna, ora vescovo di Rieti, patrocinato dall’arcidiocesi di Bari-Bitonto e dal Comune di Bitonto, di cui l’autore è stato il professor Giuseppe Cannito, presidente emerito dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione Patrona di Bitonto.

Il primo parroco-rettore fu monsignor Domenico Vacca, nominato il 16 settembre 1956 dal vescovo Marena,  e che ha retto questo incarico con zelo fino al 25 dicembre 1984. Monsignor Vacca è ricordato con gratitudine dai bitontini perché ha lasciato una traccia indelebile nella città di Bitonto portando a compimento la costruzione della parrocchia e Santuario dei Santi Medici.

Il secondo parroco-rettore fu don Antonio Mattia, nominato il 20 gennaio 1985 da monsignor Mariano Magrassi e che tenne questo incarico fino al 29 giugno 1989, diventando poi parroco di Cristo Re. In questi quattro anni avviò con cura le prime iniziative parrocchiali pastorali socio-sanitarie e con cura abbellì il presbiterio della Cripta in stile artistico greco bizantino.

Il terzo parroco-rettore è stato monsignor Francesco Savino, nominato il 2 ottobre 1989 dall’arcivescovo Magrassi e che restò in carica fino al 1 maggio 2015, ricevendo poi l’investitura episcopale da Papa Francesco a vescovo di Cassano all’Jonio. E’ ricordato con affetto e gratitudine perché è stato un parroco ricco di idee pastorali e che ha lasciato una traccia indelebile come l’ideatore della Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano Onlus” ubicata nel giardino della parrocchia.

Il quarto parroco-rettore è stato monsignor Vito Piccinonna, nominato il 27 maggio 2015 dall’arcivescovo Cacucci  e rimasto alla guida della parrocchia fino al 18 novembre 2022, quando Papa Francesco lo nominò vescovo di Rieti. Ha lasciato un buon ricordo, perché con zelo e saggezza ha attuato diverse opere pastorali e ha abbellito artisticamente e iconograficamente la parrocchia.

Il quinto parroco-rettore è l’attuale don Gaetano Coviello, nominato il 15 gennaio 2023 dall’arcivescovo Satriano e che si è tuffato con entusiasmo in questo nuovo servizio ministeriale e pastorale. Sacerdote dotato di un carisma evangelico lungimirante verso la chiesa, sicuramente con garbo continuerà ad ampliare le molteplici attività pastorali in perfetta sintonia con il Magistero.

Al termine della celebrazione liturgica il parroco-rettore don Gaetano Coviello ha portato i saluti di monsignor Satriano, poi ha ricordato che in questi sessant’anni di vita parrocchiale dal 1963 al 2023 l’arcivescovo Cacucci ha svolto la maggior parte degli anni di vescovo come ausiliare e titolare dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto con uno sguardo benevole rivolto alla parrocchia dei Santi Medici, come ricorda la visita pastorale nel 2007.

 

 

 

venerdì 2 Giugno 2023

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Franco
Franco
11 mesi fa

Mi permetto di dissentire, la basilica rappresenta un esempio della pessima architettura post conciliare che ci ha regalato chiese di cemento armato che non reggono il paragone neppure con la più piccola chiesetta rupestre. In questo caso la sacralità della antica chiesa dei Santi Medici è andata persa completamente. Non sono le dimensioni a fare grande una chiesa.

Luciana
Luciana
11 mesi fa
Rispondi a  Franco

Considero miei protettori i Santi Medici, essendo nata a Bari durante i loro festeggiamenti.
Fui condotta più volte presso il Santuario di Bitonto
tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Oggi non ritrovo più quello spirito, inteso proprio come spiritus loci. La modernità, anche nella rappresentazione del sacro, ha perso e sacrificato qualcosa. L’architettura non è mai neutra, altera la percezione rituale e celebrativa, il senso stesso della cristianità.
Malgrado si siano intensificate le attività pastorali e la dimensione comunitaria della preghiera.

Jasmine
Jasmine
11 mesi fa
Rispondi a  Luciana

Assolutamente d’accordo…lo spiritus loci si é eclissato …

Jasmine
Jasmine
11 mesi fa
Rispondi a  Franco

Infatti, concordo, il mio pensiero é il medesimo…