Terzo settore

Fondazione Villa Giovanni XXIII, nel futuro un hospice pediatrico

Marco Lovero
Marco Lovero
Giovanni Procacci e Nicola Castro
Giovanni Procacci e Nicola Castro
Ieri la conferenza stampa su nuova configurazione e denominazione. Il presidente Procacci: «Riprendiamo la missione iniziale di dedicarci a giovani e bambini»
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La Fondazione “Villa Giovanni XXIII”, che da quasi 150 anni opera per il benessere e le esigenze del prossimo, continua ad arricchirsi. Il 29 dicembre scorso, grazie all’approvazione da parte della Regione Puglia, la fondazione ha incorporato la società di servizio sociale e la fondazione asilo per l’infanzia “Principessa Margherita” onlus, che si aggiungono ai servizi disponibili: il centro diurno per soggetti non autosufficienti, il condominio solidale, l’assistenza domiciliare e il centro di ascolto e orientamento inaugurato qualche mese fa.

A spiegare i dettagli della fusione, nel corso della conferenza stampa di ieri nel salone “Giuseppe Donadio” di Villa Giovanni XXIII, è stato Giovanni Procacci, presidente della fondazione. «Il 95% del nostro personale – ha detto – è a tempo indeterminato, con 85 persone che lavorano e con cui abbiamo un rapporto leale, collaborativo e motivante. Crediamo che ciò che fa una struttura fortemente richiesta è proprio la capacità del personale dotato di umanità e passione per il proprio lavoro». Rispetto al 2021 sono stati sottoscritti undici nuovi contratti a tempo pieno e cinque a tempo indeterminato.

«Vogliamo rendere la nostra RSA sempre più aperta – ha continuato Procacci – nella nostra idea questo deve essere un luogo in cui gli anziani vivono e incontrano le famiglie e la società. Per migliorare la vivibilità della struttura abbiamo pensato di installare un sistema di ventilazione automatica per migliorare il microclima e contrastare infezioni e virus, aumentare la disponibilità di ambienti di vita comunitaria e un maggior numero di camere singole per garantire una maggiore privacy e per permettere ai familiari di restare anche la notte col proprio congiunto. Pensavamo anche ad un nuovo padiglione per persone con disabilità che garantisca maggiore autonomia nella gestione del servizio e maggiore capacità ricettiva per dare risposta alle richieste che abbiamo».

E sul futuro della Fondazione “Villa Giovanni XXIII” ha aggiunto: «Il tema che più mi sta a cuore è la RSA aperta e l’assistenza domiciliare. Seguendo le linee guida dei fondi del Pnrr il Governo ha emanato un insieme di leggi sul futuro delle RSA con 3,2 miliardi di euro per l’assistenza domiciliare e proprio il 26 aprile ospiteremo un convegno in cui chiederemo apertamente alla Regione come intende regolare questo servizio così da organizzarci adeguatamente. Questo è uno dei pilastri delle prospettive che l’ente si dà. Questa fusione non è un atto soltanto tecnico: quando nel 1868 i benefattori bitontini misero su la Società di servizio sociale, pensavano di affrontare le difficoltà di bambini e anziani. I membri del consiglio d’amministrazione di Villa Giovanni XXIII venivano eletti dai soci della Società, diluendo le risorse in una disorganizzazione istituzionale. Più volte è stata invocata questa fusione divenuta realtà con l’approvazione della Regione Puglia il 29 dicembre, che ha dato vita alla Fondazione “Villa Giovanni XXIII”».

Ma cosa cambia? «Non è solo un fatto tecnico – ha ribadito Giovanni Procacci – ma sostanziale: nel suo complesso la fondazione riprende la missione iniziale di dedicarsi ai giovani e ai bambini. L’infanzia è un altro tema doloroso della nostra terra che ha un triste primato nella devianza minorile. È necessario anche preoccuparsi di ampliare, costruire un’altra struttura per gli anziani. Abbiamo creato una visione del futuro: l’immobile “Principessa Margherita” ha tremila metri quadrati che vorremmo ristrutturare secondo quello che intendiamo fare insieme a Comune e Regione per il risanamento di un tessuto compromesso. Non è qualcosa di fattibile in un anno o due, ma aver messo le radici di questo pensiero, di questo secondo pilastro, è fondamentale. Inoltre, stiamo acquistando un suolo di ottomila metri quadrati adiacente a Villa Giovanni XXIII pensando di realizzare una nuova struttura per anziani e un hospice pediatrico per bambini malati terminali che in Puglia non c’è, nonostante sia necessario averne uno per ogni regione».

«Abbiamo dinanzi a noi queste visioni che per me sono più importanti delle cose fatte in questo anno. Con idee concrete guardiamo sia agli anziani che al mondo dell’infanzia. Io credo molto nelle interazioni fra pubblico e privato che sanno rivelarsi fruttuose: il privato offre la sua potenzialità operativa che si sposa con la forza economica delle istituzioni, portando alla realizzazione di cose importanti sul territorio. C’è bisogno di entrambi. Queste sono l nostre prospettive», ha concluso il presidente della fondazione.

venerdì 21 Aprile 2023

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1 anno fa

mi sarei aspettato un interessamento VERO in tema di occupazione e lavoro…per i GIOVANI. caro!

Giuseppi
Giuseppi
1 anno fa

Villa san Giovanni non è una agenzia per l’impiego.
Trattandosi di RSA andrei calmo con la polemica a prescindere.

GIUSEPPI
GIUSEPPI
1 anno fa

OTTIME INTENZIONI E SI SPERA CHE NON RIMANGANO TALI.
FORSE E’ NECESSARIO COINVOLGERE PERSONE DI DIVERSA PROVENIENZA CHE POSSANO APPORTARE ULTERIORI IDEE E IMPEGNO VOLENTEROSO AFFINCHE’ I PROGETTI ESPOSTI DAL PRESIDENTE SIANO PORTATI A TERMINE IN TEMPI RAGIONEVOLI.
CREDO CHE LA SINERGIA INVOCATA TRA PUBBLICO E PRIVATO ABBIA IL PRIMO IMPULSO TRA LA FONDAZIONE E TUTTE LE ISTITUZIONI TERRITORIALI SENZA DEVIAZIONI EGOISTICHE E VANITOSE. LO SPIRITO DI UMANITA’ ,SOPRATTUTTO CRISTIANO, CHE ‘E’ IL FONDAMENTO DI VILLA SAN GIOVANNI, EMERGA IN OGNI AZIONE PRATICA E ISPIRI LA COSCIENZA E LE MENTI DEI RESPONSABILI PRO-TEMPORE UNITAMENTE AL PERSONALE INTERESSATO, DIRIGENZA E LAVORATORI.

Giovanna
Giovanna
1 anno fa

Le competenze richieste e regolate da norme e leggi ben precise prevedono personale altamente specializzato,per pensare ad un hospice pediatrico. Non bastano i soldini ed il suolo di 8000 mq, serve personale formato con anni di esperienza.