Partecipazione attiva

Nuovo regolamento organismi di partecipazione, Vaccaro: «Consulte tornano attive»

Tommaso Cataldi
Tommaso Cataldi
Palazzo di Città
Nuovo regolamento organismi di partecipazione, Vaccaro: "Consulte tornano attive"
La modifica è stata approvata dall'ultima seduta del consiglio comunale. L'obiettivo è ridare slancio alle associazioni
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Lo scorso 30 marzo il consiglio comunale ha approvato la modifica del Regolamento degli organismi di partecipazione, in lavorazione addirittura dal 2019, rettificando in primis la denominazione delle consulte a cui le associazioni del territorio potranno iscriversi. Lo scopo delle modifiche è stato principalmente quello di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica della propria città, anche redigendo assieme il bilancio di previsione, che dovrà contenere uno specifico capitolo a favore delle consulte. Saranno composte dai rappresentanti delle associazioni locali, iscritte all’albo comunale, dal sindaco e dal responsabile del servizio comunale o da loro delegati. BitontoLive ha intervistato la consigliera comunale Antonella Vaccaro (Partito Democratico), che ha seguito tutto l’iter della redazione del nuovo regolamento, per comprendere meglio il nuovo testo a disposizione della collettività.

 

Cosa disciplina il Regolamento degli organismi di partecipazione?

Innanzitutto è bene sapere che le associazioni iscritte all’albo cittadino godono di alcune prerogative tra cui il diritto di accesso alle strutture e ai servizi del Comune e il diritto all’ottenimento del patrocinio in occasione della promozione di iniziative pubbliche, convegni, mostre e rassegne che possano essere di rilevanza sociale.

 

Qual è stato l’iter che ha condotto a cambiarne i punti focali?

Già dal 2017 la minoranza consiliare allora presente aveva espresso la necessità di provvedere a riorganizzare l’organizzazione delle associazioni e di conseguenza le consulte dal momento che erano in uno stato di inattività da diversi anni. I consiglieri di maggioranza si erano da subito dimostrati interessati a questa revisione del regolamento e le commissioni preposte (la prima con presidente Pasquale Castellano, la quarta con presidente Maria Graiza Gesualdo ma fondamentalmente la commissione affari istituzionali che è quella proposta alla redazione dei regolamenti) hanno elaborato la bozza principale, condivisa e rivista per molto tempo.

 

Perché si è provveduto ad una modifica?

Il primo step utile alla modifica del regolamento è stata la denominazione delle consulte, che abbiamo cercato di ridurre e di rendere più trasversali al fine di rendere più sinergico il lavoro delle realtà associative presenti in città. Partecipazione e condivisione sono gli elementi essenziali per una comunità sana e capace di crescere e far crescere il proprio territorio ed i suoi cittadini. Come detto, le consulte erano inattive e, con la dipartita del presidente Vincenzo Schiraldi a causa del covid, è stato difficile riprendere il filo. La prima modifica da fare per poter procedere con l’approvazione del nuovo regolamento era la modifica dell’articolo 40 dello statuto comunale che definisce le funzioni delle consulte e le presenta. Sono nove e non hanno più la denominazione “del, della, dei”. L’allora consigliere Francesco Brandi propose alla commissione affari istituzionali di provare a cambiare la prospettiva con il quale vengono definite le consulte, dando risalto allo scopo e alle finalità per cui lavora una associazione e non in base ai componenti della stessa. Quindi:

a) consulta per anziani e per la tutela della salute;

b) consulta per l’ambiente, la sostenibilità ed il territorio;

c) consulta per la cultura, le arti e la promozione dell’intercultura;

d) consulta per le donne, pari opportunità, inclusione e volontariato;

e) consulta per lo sport ed il tempo libero;

f) consulta per il lavoro e le attività produttive;

g) consulta del terzo settore;

h) consulta per l’istruzione, la formazione e le politiche giovanili;

i) consulta per la sicurezza, protezione civile e legalità.

L’obiettivo che ci siamo prefissi tutti, dalla vecchia consiliatura a quella attuale, maggioranza e minoranza, è quello di lavorare sulla cooperazione e la condivisione delle esperienze e delle risorse di cui la città dispone.

 

Queste sono le modifiche principali. Ce ne sono altre minori ma comunque propedeutiche all’entrata in vigore del nuovo regolamento?

Certo: l’aggiornamento dell’albo comunale e la sua pubblicità. Oggi l’albo non è presente sul sito web comunale e per averne accesso è necessario fare opportuna richiesta alla responsabile dell’ufficio cultura: infatti il nuovo articolo 10 introduce la pubblicità dell’albo. Inoltre abbiamo previsto un aggiornamento periodico dell’albo, non solo per l’introduzione di nuove associazioni che ne fanno richiesta ma anche per l’eliminazione di quelle che non sono più attive sul territorio. Ad oggi il comune ha in registro 232 associazioni iscritte, molte con dati aggiornati a 20 anni fa e di alcune se ne è persa traccia. Confidiamo nella collaborazione di tutti e tutte per permettere all’amministrazione di riattivare quanto prima le consulte e di iniziare insieme un cammino nuovo che guardi al futuro della città. Infine ringrazio l’assessora Serena Schiraldi e il presidente del Consiglio comunale Domenico Pinto per aver preso seriamente questo impegno. L’approvazione del regolamento era prevista nel 2020.

 

«Finalmente! Da assessora alla partecipazione non posso che essere stracontenta. Con l’approvazione delle modifiche al Regolamento Comunale degli Organismi di partecipazione, ritengo venga raggiunto un risultato storico, che consentirà finalmente la ricostituzione e l’insediamento delle consulte dopo oltre dieci anni». È il commento di Serena Schiraldi, assessora al ramo, che evidenzia le positive ricadute sul territorio.

«Arrivare a questo punto è stato possibile grazie al lavoro congiunto di diversi consiglieri comunali oggi presenti e che nella scorsa consiliatura hanno approntato la bozza che risulta a mio avviso più snella e aggiornata alle norme vigenti e soprattutto allineata con l’ultimo Statuto comunale. L’approvazione ci consentirà finalmente di far lavorare le nuove consulte che possono collaborare per le reali necessita del territorio. Personalmente, da agosto scorso ho lavorato ad una cernita puntuale delle associazioni iscritte al nostro albo, le ho contattate assieme al presidente del Consiglio, per renderle ulteriormente partecipi – dopo il percorso partecipato già avviato per redigere la bozza – di quello che avverrà una volta approvato il regolamento. Il nuovo regolamento consentirà l’apertura dell’albo con le nuove iscrizioni due volte l’anno (anziché una) e soprattutto vedrà una revisione puntuale annuale dell’albo. Ci tengo a precisare che su quest’ultima, daremo ampio avviso e pubblicità e mi metto personalmente a disposizione delle associazioni per l’adempimento burocratico dell’aggiornamento. Infine ringrazio il sindaco per avermi posto l’obiettivo della riattivazione delle consulte sin dal primo giorno del mio incarico: ora occorre assolutamente partire con questo strumento utilissimo alla nostra comunità», conclude Schiraldi.

sabato 8 Aprile 2023

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