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11 mesi per una visita geriatrica, la denuncia di Natilla

11 mesi per una visita geriatrica, la denuncia di Natilla
Il racconto del consigliere comunale che chiede agli amministratori preposti di attivarsi per risolvere una annosa questione sulla sanità pubblica pugliese
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Si possono attendere ben undici mesi per sottoporsi ad una visita geriatrica, se l’utente in questione è una paziente giunta alla veneranda età di 86 anni? Ovviamente è impensabile, disumano e intollerabile.

È ciò che è successo però ad una nostra concittadina e a raccontarlo, sulla sua pagina Facebook, è il consigliere comunale Franco Natilla. “Una visita geriatrica, per un’anziana di 86 anni: prenotazione per fine settembre 2023. Tra 11 mesi. Sappiamo tutti che le liste d’attesa della sanità pubblica sono un problema, ma ogni volta che lo proviamo sulla nostra pelle è sempre un trauma! Ed ogni volta ci chiediamo se sia tollerabile, in un Paese civile. È inaccettabile, ma non cambia niente”.

“Di chi sono le colpe? – si chiede Natilla, che continua il suo post chiedendo agli amministratori preposti ad attivarsi al più presto –. Basta con i rimpalli! Chi deve fare, faccia quello che avrebbe dovuto fare da tempo. L’ASL Bari trascura Bitonto? Si attivi subito, oggi, al più tardi domani, per servire una comunità di oltre 55 mila utenti. Il direttore generale e l’assessore regionale battano un colpo, se ci sono. Il sindaco si faccia valere, a costo d’incatenarsi ai lampioni del lungomare barese, davanti al palazzo della Regione. Purtroppo sappiamo che tutto questo resterà un sogno. Anzi, un incubo”.

“Una prenotazione tra 11 mesi, a 86 anni. Ma che mondo è questo? Purtroppo è il pianeta Sanità Puglia. Desolato, arido, ostile. No, altro che pianeta, è un buco nero che divora le nostre risorse, ma di fatto nega l’assistenza. Contro ogni logica civica, umanità, sentimenti e senza rispetto per le persone, soprattutto per chi soffre”, conclude Natilla.

mercoledì 23 Novembre 2022

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la carretta di una volta
la carretta di una volta
1 anno fa

la struttura pubblica è da tempo immemorabile composta in quella maniera. la situazione economica di molti, la ricerca del professionista non sempre è agevole, e l’esiguo numero di medici che vi lavora: queste sono alcune delle molteplici variabili che concorrono al disagio narrato e sollevato a vessillo dal consigliere. piuttosto direi: “fu vera gloria” vestire la sanità di politica?

GIUSEPPI
GIUSEPPI
1 anno fa

PER UNA VISITA DAL REUMATOLOGO 11 MESI PER ESSERE PRONTI PER IL PROSSIMO INVERNO…SPERANDO CHE NEL FRATTEMPO I DOLORI SPARISCANO PER GRAZIA RICEVUTA..
UNO SCHIFO!!!.
E IL GOVERNO IN CARICA HA DESTINATO POCHI SPICCIOLI ALLA SANITA’ .
IM PASSATO IL CENTRODESTRA HA SMANTELLATO COME HA POTUTO LA SANITA’ PUBBLICA (VEDASI FITTO PER LA PUGLIA) ED ORA PER RIFARSI UNA VERGINITA’ POLITICA DISTRIBUISCE PICCOLE MACE PER PROBLEMI GROSSI. ALLA FACCA DI QUANTO DETTO IN CAMPAGNA ELETTORALE!!!.
HA AUMENTATO LE SIGARETTE, HA TAGLIATO LE PENSIONI CON IL BLOCCO O DIMEZZAMENTO DELLA RIVALUTAZIO, HA RINVIATO AL 2024 LA SISTEMAZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA DATO ANCHE A CHI PUO’ LAVORARE MA NON “”GL’INCOZZA””.
A FRONTE DI TUTTO QUESTO C’E’ PURE INSOFFERENZA VERSO LA SPAMPA CHE VUOLE FARE DOMANDE IN MERITO ALLA LEGGE DI BILANCIO.
W L’ITALIA, VIVA LA NAZIONE, VIVA IL PATRIOTTISSIMO, VIVA LA FURBIZIA CHE SOPPORTIAMO NOI ELETTORI…

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