In prossimità della festa liturgica di santa Teresa di Calcutta, che la Chiesa celebra il 5 settembre (quest’anno ricorre il 25esimo anniversario di morte), il parroco rettore della basilica dei Santi Medici don Vito Piccinonna ha voluto curare con particolare dedizione il triduo in preparazione alla festa con la recita del rosario meditato e le celebrazioni eucaristiche. Domani, alle 19, la messa sarà animata dalle suore Missionarie della Carità di Bari. L’effige di santa Teresa di Calcutta è stata collocata ai piedi dell’altare dei Santi Medici, dinanzi al Crocifisso.
Il 4 settembre 2016 papa Francesco proclamò santa madre Teresa, che aveva scelto di vivere con i poveri e gli ammalati e si definiva “una matita nelle mani di Dio”.
Il 1° settembre 2021 il cardinale monsignor Francesco Montenegro, membro della Congregazione per le cause dei Santi, ha presieduto l’eucarestia nella basilica dei Santi Medici di Bitonto e ha incontrato gli operatori delle Caritas diocesane, alla presenza di monsignor Giuseppe Satriano arcivescovo di Bari-Bitonto. In quell’occasione ha citato santa Teresa di Calcutta: “Rendete un sorriso al malato e riceverete sempre il sorriso di Dio che vi ama”.
L’idea di collocare e venerare un’effige di madre Teresa di Calcutta nella nostra basilica partì su iniziativa dal parroco rettore, e la statua fu benedetta il 23 settembre 2016 con una sobria cerimonia dall’arcivescovo emerito di Bari-Bitonto monsignor Francesco Cacucci alla presenza delle suore Missionarie della Carità di Bari e dalla famiglia Intini, che con generosità e devozione volle donare la sacra immagine.
La statua raffigura la santa in atteggiamento orante, con viso gioioso, vestita di un sari bianco bordato da tre strisce blu. Sul cuore porta un crocifisso e indossa i sandali. Di pregevole fattura artistica, l’immagine in vetroresina, lavorata e dipinta a mano con colori acrilici, è stata realizzata in produzione artigianale dalla ditta Russo Raffaele di Napoli.
La città di Bitonto ha un doppio legame religioso ed ecumenico con la piccola suora missionaria della carità. Entrambi gli eventi sono annotati nei registri della Curia vescovile. Il primo risale al 16 maggio 1982, giorno della visita di madre Teresa di Calcutta nello Stadio della Vittoria di Bari, alla quale parteciparono alcuni delegati bitontini appartenenti alla vecchia diocesi di Ruvo-Bitonto: monsignor Francesco Savino all’epoca parroco rettore della basilica dei Santi Medici ed ora vescovo di Cassano allo Jonio, don Michele Lacetera cancelliere vescovile, il professor Giovanni Procacci già senatore della Repubblica, il professor Giuseppe Cannito presidente emerito dell’arciconfraternita Immacolata Concezione patrona di Bitonto, ed altri delegati diocesani.
Il secondo evento risale al 26 febbraio 2013, con la visita in Basilica del patriarca Stefan del patriarcato ortodosso di Skopje, città natale di madre Teresa di Calcutta, che officiò il celebre rito ortodosso greco bizantino del bacio alle reliquie.
Madre Teresa di Calcutta viene definita Santa della Carità da cristiani, musulmani e induisti per l’attività caritativa che ha reso ai più poveri dei poveri in riferimento al Vangelo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito, ero infermo e mi avete visitato” (Mt 25, 35-37). Santa Teresa è un’icona mondiale dell’amore cristiano.
La città di Bitonto vanta di possedere una sua immagine sacra, venerata nella basilica dei Santi Medici come segno tangibile di devozione autentica da parte dei bitontini, oggetto di ammirazione da parte di pellegrini e visitatori.