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Corripuglia ’11, Tappa finale a Palagiano. Una giornata con gli amici dei Bitonto Runners

Mario Sicolo
Altra splendida prestazione dei podisti in casacca neroverde
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Chi corre ha il cuore puro come il mattino sopra Palagiano.
rnUn cielo lucente d’azzurro immacolato, qualche morbida nuvola di zucchero e sole che si posa lieve sopra case bianche.
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rnArrivi a Palagiano, ridente terra tarantina, e tutto è arancione, persino le transenne che dovranno tenere a bada il traffico, mentre i podisti misureranno il mondo col loro passo cadenzato.
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rnE’ domenica e si corre l’ultima tappa del Corripuglia 2011.
rnDopo le altre ventidue, i podisti di Putignano dominano la classifica, il resto del podio sarà una questione fra Noci e, appunto, i Bitonto Runners.
rnFranco si riscalda con una bottiglietta d’acqua in mano, l’altro Franco, il presidente, sorride nel mare delle divise variopinte.
rnLillino, occhiali da sole stile Miami vice, è concentrato e pure non si lascia sfuggire l’occasione di motteggiare il cronista al seguito.
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rnIl motivo della scenografia monocromatica è presto spiegato: questa è la patria delle clementine – che, come gli angeli, non si sa bene di che genere siano, se maschile o femminile. Nel dubbio, noi ci limitiamo a gustarle.
rnTra i presenti, pure il vicesindaco di Bitonto, Domenico Damascelli, che ha da farsi perdonare – e lo farà coin adeguato garbo – l’infelice gara che si tenne a Bitonto, durante la quale ne uscì malconcio proprio il palagianese Salvatore Pulimeno, che con grande signorilità ha sopportato il dolore e le sue conseguenze, che ancora si fanno sentire, in ascetico silenzio, senza chiamare in causa la società organizzatrice bitontina o l’amministrzione.
rnGià, correre è anche uno stile di vita. .
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rnDunque, si parte, dopo un minuto di pensosa commozione per le vittime dell’alluvione sicula.
rnIl circuito pianeggiante fa capire subito che sarà una questione tra i soliti grandi.
rnin pratica, sarà uno sprint lungo novemila metri.
rnIl ritmo serrrato farà impietosa selezione.
rnTra i migliori, ovvio, annoveriamo il nostro Arcangelo Pazienza, che, forse, con qualche chilometro in più da percorrere avrebbe imposto la sua legge, e con lui la compagna Francesca Labianca, allegra mezzofondista in piena preparazione per la stagione ventura su pista.
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rnVince Francesco Caliandro, facendo il vuoto, come pronostico esigeva.
rnPazienza giunge sesto, che è sempre un buon piazzamento.
rnLabianca terza, ancora meglio.
rnGli altri vessillliferi dei colori neroverdi si piazzano nei quartieri nobili della graduatoria, meritando così il secondo posto di squadra.
rnE, ora, tutti col fiato sospeso per sapere se i nocesi faranno lo sgambetto sul gradino del podio dell’intera annata.
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rnTra foto e abbracci, abbiamo anche il tempo di salutare Vito Graziosi, atleta eccelso già stato stantuffo infaticabile del Bitonto calcio, ai tempi della risalita dagli inferi pallonari: ragazzo troppo educato perchè fosse capito appieno in quel mondo.
rnPer ora si allena soltanto con i bitontini, domani chissà.
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rnUn’altra meravigliosa domenica è volata via, di corsa.
rnAltre piccole lezioni di vita disseminate qui e là, perchè correre è come vivere, ognuno lo fa alla sua maniera – chi sbuffa, chi sbraccia, chi sorride, chi digrigna i denti -, l’importante è sapere che la corsa è la stessa e dopo il traguardo non ci resta che guardarsi negli occhi e abbracciarsi…

martedì 29 Novembre 2011

(modifica il 29 Giugno 2022, 12:39)

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