Chi pensava che una manifestazione sventuratamente andata male (l’ormai famigerata StraBitonto, nona tappa del Corripuglia, ma la Fidal già ha concesso loro un’altra opportunità in autunno, ndr) potesse abbattere il morale dei Bitonto Runners, si sbagliava di grosso.
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rnI nostri corridori, abituati a misurare il mondo sotto i cieli più vasti e sopra le strade più infinite, non si sono mai perduti d’animo.
rnE crediamo che sia più che simbolico l’ultimo sccesso raccolto dagli atleti in casacca neroverde.
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rnInfatti, dopo essere stati i migliori nella competizione di Massafra, due settimane fa, hanno trionfato pure domenica scorsa nella prima edizione del Memorial "Ignazio Lojacono", il padre fondatore del Cus, il Centro Universitario Sportivo.
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rnSignificativa, infatti, è stata la vittoria dei nostri nella variopinta e spettacolare manifestazione fatta di tornei sportivi, esibizioni, musica e amarcord nel nome di Paolo Pinto, traversator d’oceani, e del suddetto, cui è stato anche dedicato un busto in bronzo.
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rnInsistevamo sul valore emblematico del trionfo bitontino, perchè i runners si sono imposti nella staffetta di 10×2 km, che vedeva impegnate ben 14 squadre con 140 atleti in gara.
rnCioè la disciplina, nella quale, oltre a dover sfoggiare una forma fisica invidiable, i componenti d’una società devono essere in grado di correre al massimo nella propria frazione, in un’ottica di tempo generale, e d’andare all’unisono al momento del cambio con una sincronia quasi perfetta.
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rnInsomma, bisogna fare squadra.
rnProprio com’è capitato agli eccezionali ragazzi di Franco Mastromarino. Che ci hanno messo davvero poco a risorgere…
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