Basket

Lo Sporting Club cade a Manfredonia

La Redazione
Amara sconfitta per i ragazzi di coach Caretta
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Recriminare, scriveva Samuel Coleridge, è proprio degli spiriti deboli. Alla luce di quanto visto sul parquet del PalaDante di Manfredonia, però, un minimo di amaro in bocca ai giocatori dello Sporting Club Bitonto avrà rovinato l’appetito del consueto pranzo domenicale. Sono i deboli però, dicevamo, a recriminare; ma alla luce dell’arbitraggio “ pazzariello”, adatto più ad una commedia napoletaneggiante che ad una partita delicata come quella tra due squadre al comando della classifica, sbuffare è per lo meno lecito.
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rnCacciato via questo sassolino dalla scarpa, non sarebbe elegante, tantomeno sportivo, ricercare scuse nella sconfitta patita in casa del Manfredonia dagli uomini allenati da Coach Caretta. Giocare queste partite mette adrenalina in circolo e a dispetto delle invidie che accerchiavano e accerchiano i due ambienti, Bitonto e Manfredonia erano lì a giocarsi una buona fetta del campionato, comunque la partita sarebbe finita. Ha vinto la squadra più spregiudicata, unita, forte anche del fattore amico di un calorosissimo palazzetto entrato in partita assieme ai suoi beniamini.
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rnEsauriti i convenevoli, c’è da raccontare una partita, tesa e maschia il giusto, come le circostanze richiedono. Prime della classe a confronto e partita tesa sin dalle prime battute, con una partenza – razzo dei padroni di casa che infliggono un parziale di 10 a 0 ai Bitontini, una sberla che avrebbe mandato a tappeto il più grosso dei guerrieri, ma non i bianco – verdi, che nelle zone alte della classifica non c’erano per caso e non tardano a reagire. Gli ospiti barcollano ma non capitolano e riescono, da squadra, a riportare in parità il risultato e a mettere addirittura il naso avanti in chiusura di primo quarto ( 12-13).
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rnStesso copione a ripresa delle ostilità, con una squadra ospite abile a rintuzzare le ripetute sortite casalinghe. Ad Anelli risponde Gramazio</strong>; sono loro i protagonisti della seconda frazione di gioco, che porta le due squadre al risultato di parità all’intervallo lungo a quota 24. Un primo tempo dominato dal timore reciproco che le due formazioni hanno mostrato sul parquet, studiandosi come due gladiatori nell’arena, nell’attesa di sferrare per primo il colpo letale, capace di atterrare l’avversario.
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rnE come ogni buon duello che si rispetti, l’affondata giunge puntuale, inesorabile, mortifera. Parzialone di 12 a 1 ad inizio terzo quarto e partita apparentemente compromessa, con i padroni di casa abili a penetrare la zona ospite e a ferire dall’arco la disattenta difesa ospite. Il feeling con la retina dei Bitontini rimane sempre meno convincente tanto che si giunge all’inizio dell’ultimo quarto di gioco con il Manfredonia in vantaggio di 12 lunghezze sullo Sporting Club Bitonto.
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rnLa situazione avrebbe lasciato presagire ad un imminente garbage time al quale avrebbe fatto da preludio una timida reazione degli uomini di Caretta, ma il copione ha visto un evolversi diverso. I bianco – verdi entrano in campo consapevoli che da quel palazzetto avrebbero voluto uscire comunque a testa alta e provano a rimediare alle brutture fino ad allora collezionate nel corso dell’incontro. Una difesa più chiusa ed attenta a rimbalzo innesca ripetuti contro-piedi che, se non arrestati sul nascere da infrazioni fantasiose , avrebbero portato le due squadre in parità a 2 – 3 minuti dalla sirena.
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rnLa dimostrazione? Gli ospiti scivolano addirittura a meno venti, complici le palle perse che si moltiplicano (e quante per loro negligenza non sappiamo), ma la partita che da una settimana stavano preparando non può concludersi così, con una resa incondizionata. Allora, sui volti poco prima sconsolati e rassegnati dei giocatori ospiti torna l’espressione di chi non molla e vuole lanciare un messaggio a tutti, avversari, pubblico, parenti, amici, compagni di squadra. Capurso in primis e compagni firmano un contro – parziale di 0 – 10 apparentemente inutile, poiché il tabellone alla voce “ospiti” alla sirena registrerà comunque un -11.
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rnL’apparenza è presto svelata in vista dei prossimi impegni che attendono i giocatori allenati da Angelo Caretta che commenta: “Una battuta d’arresto episodica, figlia di troppe disattenzioni difensive e di una cattiva gestione della partita tanto in attacco quanto in difesa, ma nulla di irreparabile. La squadra c’è ed ha voglia di rifarsi subito”.
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Lo Sporting Club Bitonto abbandona quindi la vetta della classifica, scalando di una piazza e cedendo proprio al Manfredonia lo scettro solitario del primato a quota 10 punti. Solo uno scivolone imprevisto, al quale si può subito rimediare, dimostrando grinta e determinazione sul campo già domenica 12, sulla gomma amica dell’I.T.I.S. “ A. Volta ” a Bitonto, contro la formazione del New Basket Barletta, reduce anch’essa da una sconfitta interna contro l’Alius San Severo. Occasione per i bianco – verdi di staccare le inseguitrici e per i Barlettani di agganciare i diretti avversari al secondo posto. Palla a due alle ore 18.00.
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rnUfficio Stampa A.Dil. Sporting Club Bitonto
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rnNicola Pastoressa

venerdì 10 Dicembre 2010

(modifica il 29 Giugno 2022, 14:29)

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